Dopo il successo della prima edizione, organizzata nel 2017, si apre domani a Ravenna il secondo Congresso Dantesco Internazionale/International Dante Conference ‘Alma Dante 2019’, promosso dall’Università di Bologna in collaborazione con il Comune di Ravenna e il supporto di Fondazione Flaminia, e con il patrocinio delle maggiori società scientifiche, letterarie e linguistiche interessate allo studio e alla divulgazione delle opere di Dante.
Per quattro giorni, fino a sabato 1 giugno, oltre 270 studiosi di Dante, provenienti dalle università di tutto il mondo, si incontreranno per presentare e discutere i risultati delle loro ricerche e dei loro studi.
L’apertura del congresso si terrà nella solenne cornice della Sala Dantesca della Biblioteca Classense alla presenza dei rappresentanti del Comune di Ravenna, dell’Università e del Centro Dantesco, che porgeranno i loro saluti.
Le ragioni del congresso saranno illustrate dal prof. Marco Veglia, membro del comitato scientifico insieme a Giuseppe Ledda, Angelo Maria Mangini e Sebastiana Nobili.
Seguirà la prima delle tavole rotonde che animeranno il congresso, dedicata al tema ‘Leggere e studiare Dante oggi in Italia e nel mondo’ alla quale interverranno studiosi provenienti dagli Stati Uniti, dalla Francia, dalla Polonia, dalla Gran Bretagna e dall’Estonia, oltre che dall’Italia.
Infine nel pomeriggio si terrà uno dei più attesi appuntamenti dell’iniziativa, la prima lezione magistrale in programma, tenuta dal prof. Zygmunt G. Barański, delle Università di Notre Dame e di Cambridge, ospite di grande prestigio, tra i più importanti dantisti al mondo, il quale presenterà una innovativa e brillante rilettura della prima opera di Dante, la Vita nova.
Il congresso sarà anche l’occasione per progettare e comunicare iniziative per il settimo centenario della morte del poeta che sarà celebrato nel 2021.
Si tratta di un progetto internazionale unico, prima iniziativa in Italia di questo tipo: da una parte occasione eccezionale per tutti gli studiosi su Dante, in particolare per la componente più giovane, che a Ravenna avranno modo di incontrarsi, presentare e discutere le proprie ricerche, conoscere le ricerche di altri studiosi; dall’altra per l’intera città, che potrà partecipare a eventi di assoluto valore, tenuti dalle voci più autorevoli su Dante.