I consiglieri del PD Cinzia Valbonesi e Gianmarco Buzzi hanno depositato un ordine del giorno, che è stato sottoscritto anche da Chiara Francesconi del gruppo “Misto”, Daniele Perini del gruppo “Lista De Pascale Sindaco”, Francesca Impellizzeri del gruppo “Ravenna Coraggiosa” e Andrea Vasi del gruppo “PRI”, dedicato alla zona logistica semplificata che doveva nascere al porto di Ravenna.
L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna aveva approvato, nel 2022, l’istituzione della ZLS (Zona logistica semplificata), ovvero una zona costituita da aree che presentino un nesso economico e funzionale e comprendano almeno un’area portuale. La ZLS dell’Emilia-Romagna si configura come una serie di zone geografiche di grande importanza logistica e produttiva, distribuite su 9 province, 28 comuni, 24 aree produttive 11 nodi intermodali, il cui fulcro è il porto di Ravenna.
«La ZLS – scrivono i consiglieri – incrementerà, quindi, la relazione di importanti aree produttive e commerciali della regione con il porto della nostra città, il quale assumerà, così, sempre più il ruolo di porto della regione Emilia Romagna.
Lo scopo dell’istituzione della ZLS è creare le condizioni favorevoli allo sviluppo del tessuto produttivo, allo scopo di incrementare i collegamenti con il porto di Ravenna, attrarre nuove imprese, richiamare nuovi investimenti e aumentare l’occupazione. Le imprese produttive e gli operatori della logistica che utilizzeranno il porto di Ravenna potranno avere vantaggi concreti in termini di agevolazioni finanziarie, nazionali e regionali, come ad esempio semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali, oltre alla possibilità di costituire una zona franca doganale e ad altri importantissimi benefici.
Si tratta di un progetto speciale elaborato grazie ad una ampia concertazione, con la collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico Centro Settentrionale che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle principali associazioni di categoria, degli operatori portuali e della logistica.
Oggi ci troviamo davanti ad una sfida epocale per lo sviluppo del porto di Ravenna con investimenti per oltre 3 miliardi previsti dall’ultimo aggiornamento del Piano Operativo Triennale dell’Autorità di Sistema Portuale che, unitamente all’istituzione della ZLS, porteranno il nostro scalo ad attestarsi come nodo navale nevralgico del Mediterraneo orientale e Nord Africa.
Oltre a portare a termine i grandi interventi infrastrutturali in corso per l’approfondimento dei fondali e il potenziamento delle connessioni ferroviarie e stradali, è fondamentale creare condizioni favorevoli per operare nel porto di Ravenna.»
L’iter per la proposta di istituzione della ZLS si è concluso da tempo e ad oggi il Governo non ha ancora emanato il relativo decreto istitutivo né fornito risposte concrete rispetto ai tempi di decretazione. L’ordine del giorno ha lo scopo di sollecitare il Governo, nelle forme e modi più idonei a livello istituzionale, affinché venga istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri la ZLS presentata dalla regione Emilia – Romagna un anno e mezzo fa.
«Non è più procrastinabile da parte del Governo – concludono i consiglieri – l’emanazione del via libera per l’istituzione della ZLS, in quanto ne va della competitività del nostro porto e del nostro territorio, con gravi ripercussioni per le imprese e per i lavoratori.»