Incentivare l’attrattività dell’Emilia-Romagna e sostenere la competitività delle imprese all’estero. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi del nuovo protocollo d’intesa firmato da Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Regione e Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale.
Il documento mette al centro la volontà di favorire lo scambio di conoscenze, informazioni e dati utili all’analisi dei territori e dei principali distretti industriali per promuovere iniziative concrete per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale regionale.
Ancora, si punta all’attrazione degli investimenti esteri anche attraverso l’inizio del percorso per la definizione delle aree all’interno del porto di Ravenna che andranno a costituire la futura zona franca doganale e la condivisione di dati sulla movimentazione delle merci.
“Il protocollo è un nuovo importante passo verso l’istituzione della zona franca doganale al porto di Ravenna, nell’ambito della zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore a Infrastrutture, Turismo e Commercio, Andrea Corsini-. Così il ‘porto della regione’ potrà diventare più competitivo, rispetto ai competitor, per i minori costi delle merci importate da paesi extra-Ue, con indubbi benefici per tutto il tessuto economico produttivo regionale. Grazie all’intesa e al lavoro di squadra con l’Autorità portuale e l’Agenzia delle dogane, diventa sempre più definito il disegno della Zls dell’Emilia-Romagna per una logistica intermodale sempre più efficiente, moderna e sostenibile”.
“Stiamo contribuendo a rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale locale attraverso interventi congiunti ed azioni mirate a rendere più attrattive le filiere produttive e i settori strategici della regione Emilia-Romagna- aggiunge il direttore generale ADM, Marcello Minenna-. Le istituende Zona Logistica Semplificata Emilia-Romagna (ZLS) e Zona Franca Doganale (ZFD) rappresenteranno i volani per promuovere l’export regionale e sostenere l’economia del paese.”
“Con l’avvio del progetto HUB portuale di Ravenna- sottolinea il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale, Daniele Rossi– abbiamo a disposizione oltre 200 ha di aree logistiche/produttive direttamente collegate alla ferrovia ed alle grandi infrastrutture stradali, caso unico nella portualità italiana. Questo elemento, se considerato insieme alla costituenda ZLS e soprattutto alla possibilità di avere una Zona Franca Doganale, sarà certamente uno dei fattori decisivi in termini di competitività di queste aree che divengono ancora più attrattive per gli investitori esteri che si stanno interessando al porto di Ravenna”.
Il Protocollo, nel segno di una continuità di collaborazione tra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Autorità portuale e Regione Emilia-Romagna rappresenta un valido strumento per focalizzare interventi, azioni e altre iniziative su priorità selezionate. L’obiettivo è incentivare l’attrattività di filiere produttive, distretti e settori strategici dell’Emilia-Romagna per il rafforzamento, anche tramite la Zls, della competitività del sistema imprenditoriale verso paesi terzi e mercati overseas che vedono nel porto di Ravenna il gate di accesso per gli scambi commerciali.
Tra i temi, rientra l’identificazione dei possibili punti critici nella movimentazione multimodale delle merci all’interno della Zls e il conseguente avvio di iniziative mirate al superamento degli stessi. I nodi logistici intermodali assumono, nel disegno strategico della Zls regionale, il ruolo di naturale cerniera di congiunzione tra i distretti produttivi e il porto di Ravenna per uno sviluppo sostenibile del territorio. Il miglioramento delle relazioni attraverso il supporto all’integrazione delle piattaforme logistiche delle infrastrutture regionali si collocano all’interno delle misure di semplificazione e digitalizzazione degli strumenti di pianificazione portuale e del piano di sviluppo strategico della Zls, anche attraverso il sistema portuale e il sistema doganale come elementi di raccordo e di valorizzazione dei nuovi processi basati su infrastrutture immateriali e tracciamento elettronico delle merci per la semplificazione del ciclo import/export.
Il coordinamento operativo sarà in capo a un tavolo tecnico composto da rappresentanti delle Direzione generali regionali ‘Territorio e Ambiente’ e ‘Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa’, il direttore operativo per l’Autorità di Sistema portuale e il direttore territoriale per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli