L’amministrazione comunale ha recentemente presentato un progetto di riqualificazione dell’area ex fiera, candidandolo al Bando Rigenerazione Urbana 2024 della Regione Emilia-Romagna, iniziativa che promuove processi di riqualificazione per il recupero e il riuso di edifici e spazi pubblici o destinati a uso pubblico.

L’elaborato del Comune di Faenza ‘Un territorio che pedala. Faenza, comunità in movimento: fiera di farne parte’, è stato realizzato sulla base di una strategia territoriale condivisa anche con i Comuni di Brisighella e Castel Bolognese, che, a loro volta, hanno presentato due proposte di rigenerazione, le quali ampliano i percorsi ciclo pedonali urbani già esistenti e migliorano le connessioni tra territori di diversi comuni, convergenti con le linee di azione definite dall’Unione nell’ambito del Piano strategico 2030.

L’amministrazione con la Proposta, attraverso soluzioni improntate a strategie di resilienza al cambiamento climatico attenta anche a favorire l’economia circolare, intende trasformare l’area dell’ex fiera in un ‘luogo nuovo’ che possa essere al servizio di quella porzione di città individuata nella primissima periferia della città, tra via Oberdan, via Risorgimento e le adiacenti aree artigianali, dove l’Asl ha recentemente avviato i lavori per la realizzazione della ‘Casa della comunità’, il tutto per trasformarla in una zona che possa non solo offrire servizi, migliorandoli, legati alla nascente realtà socio-sanitaria ma anche creare un luogo di aggregazione. L’ex zona Fiera si trova in una posizione strategica, alle porte nord della città, ma con collegamenti viari alle principali direttrici per Bologna, Forlì e Ravenna, nelle sue immediate vicinanze sono insediati servizi sportivi, commerciali, attività di ristorazione, il centro Ausl di via Zaccagnini, abitazioni e le sedi di associazioni e organizzazioni di volontariato; il volano dell’operazione di rigenerazione sarà costituito dall’attivazione della Casa della Comunità con il coinvolgimento di realtà del Terzo Settore, di associazioni e con la partecipazione di attività economiche e della cittadinanza.

Il progetto prevede due step d’intervento nei circa 9.000 metri quadrati totali dell’area

La prima fase dei lavori interessa la riqualificazione degli spazi esterni della Casa della Comunità, con la realizzazione una ‘rete’ ciclabile integrata e di infrastrutture verdi che contribuiranno a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Nel dettaglio il progetto prevede la realizzazione di piste ciclabili, giardini della pioggia, una piazzetta e un filare alberato e interventi per la gestione delle acque piovane. L’obiettivo è creare un’area urbana più vivibile, esteticamente gradevole e resiliente ai cambiamenti climatici, integrando le nuove infrastrutture con il contesto esistente e favorendo una maggiore mobilità ciclabile e pedonale.

La seconda parte dell’intervento si concentrerà invece sul recupero dell’ex sala per convegni, la Sala Zanelli, che negli ultimi anni aveva perso la sua funzione. Quegli spazi saranno rigenerati e trovata una nuova funzione a servizio della Casa della comunità e dei suoi fruitori non tralasciando la sua originaria funzione quella di sala eventi e convegni, operazione che vedrebbe il concorso di finanziamenti pubblici ma anche privati.

“Il progetto della zona dell’ex Fiera -spiega Massimo Isola sindaco di Faenza e presidente dell’Unione della Romagna Faentina-, se approvato, potrà cambiare il volto di quella parte di città a beneficio di Faenza e del territorio. Non si tratta però solo di lavori edili. La rigenerazione di quegli spazi è però molto di più. Sarà un’opportunità per costruire un luogo dove vivere meglio e con maggiore qualità. Il lavoro fatto dai nostri progettisti non è però impermeabile ai correttivi; vuole aprirsi alla città, ascoltando le idee e le esigenze delle realtà e soprattutto delle persone che operano nelle vicinanze. L’intento è di creare un luogo più sostenibile, dove la bicicletta e i pedoni possano avere la precedenza e dove l’attenzione all’ambiente possa essere una priorità. Rigenerare significa infatti non solo cambiare il volto a un edificio o a uno spazio ma soprattutto rendere un luogo più adatto alle esigenze di chi quei luoghi li abita, li deve frequentare o ci lavora ma allo stesso tempo la rigenerazione ha la funzione di stimolare la riflessione sui temi ambientali”.