Quali prospettive si sono aperte per il Porto di Ravenna e per il sistema logistico e produttivo romagnolo dopo la creazione della Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna?
Questo il tema del workshop sul campo organizzato oggi da Legacoop, in collaborazione con il gruppo Sapir. All’iniziativa hanno partecipato una cinquantina di dirigenti cooperativi, in rappresentanza di altrettante imprese provenienti da tutta l’Emilia-Romagna.
Nella prima parte della mattinata, il gruppo ha avuto la possibilità di visitare alcuni terminal e le future adiacenti aree di espansione, dialogando con i referenti operativi di Sapir sulle numerose attività che vengono svolte all’interno dell’approdo adriatico.
Nella seconda parte della mattinata si è tenuto un breve seminario introdotto dal responsabile Porto di Legacoop Romagna, Emiliano Galanti e moderato dal coordinatore Logistica e Trasporti di Legacoop Emilia-Romagna, Davide Missiroli.
Sono intervenuti il presidente di Sapir, Riccardo Sabadini e il presidente di Tcr, Giannantonio Mingozzi.
L’amministratore delegato di Sapir, Mauro Pepoli, ha presentato le aree di sviluppo del porto. L’esperto di logistica portuale Alessandro Panaro, capo del servizio trasporti marittimi e logistica di Srm, ha approfondito i temi legati all’attualità e alle prospettive dello scalo ravennate.
I lavori sono stati conclusi dal presidente di Legacoop Emilia-Romagna, Daniele Montroni.
«L’incontro di oggi — dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi — ci ha consentito di analizzare in tempi rapidissimi un tema che è destinato a diventare decisivo per tutto l’apparato produttivo in cui operano le nostre imprese. La Zona Logistica Semplificata ha il proprio punto focale nel porto di Ravenna, ma riguarda tutte le aree produttive e logistiche del nostro territorio. Si tratta di un’opportunità importantissima di sviluppo, grazie alla numerosa serie di agevolazioni fiscali e semplificazioni autorizzative che porta in dote. Proprio per questo abbiamo seguito con grande attenzione tutta l’evoluzione del provvedimento e siamo stati tra i primi ad unirci all’appello del presidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, Giorgio Guberti, per la sua istituzione. Inizia ora una fase determinante, in cui i cooperatori intendono agire da subito per garantire la piena operatività della Zona».
«Grazie all’istituzione della ZLS, sia le imprese già presenti che quelle nuove potranno beneficiare di facilitazioni nazionali e regionali, come semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali, per favorire lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e l’occupazione. Questo permetterà di aprire un periodo di nuove opportunità strategiche e di sviluppo economico per le cooperative, incrementando la competitività della regione – dichiara Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna – Inoltre, il Protocollo d’intesa tra Regione Emilia Romagna, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha avviato il percorso per istituire la Zona Franca Doganale, per creare una rete di collegamenti e relazioni che porterà benefici a tutti. L’incontro di oggi offre una visione approfondita di un’infrastruttura centrale per l’economia del territorio, e gli investimenti di questi anni consentiranno alle cooperative di accedere a nuovi mercati».
«Questa mattina, insieme a Legacoop, abbiamo avuto un importante momento di confronto, soprattutto alla luce della recente istituzione della ZLS. Gli investimenti degli ultimi anni danno contezza di quali sono i nostri obiettivi. – sottolinea Riccardo Sabadini, presidente di Sapir – Grazie alla fornitura dei servizi vogliamo inserirci sempre più e sempre meglio nella catena del valore delle merci. Gli spazi portuali rendono grazie al lavoro di movimentazione. Vogliamo affiancare le imprese cooperative in queste operazioni, sarebbe un valore aggiunto per entrambe».