Il PD vuole garantire il nido a tutti i bambini e le bambine i cui genitori ne facciano richiesta, evidentemente in FdI fanno finta di non saper leggere le proposte per conquistare un titolo d’agenzia.
Peccato, perché parliamo di un servizio fondamentale. E l’asilo nido deve essere accessibile a tutte quelle famiglie che intendono farlo per inserire i propri piccoli in un percorso educativo e di crescita individuale e sociale . Questo deve essere un diritto, non un’opportunità che spetta solo a chi può permetterselo ed è più fortunato. É questa la sintesi della proposta del Partito Democratico e dell’azione che la Regione Emilia-Romagna sta portando avanti.
Ci spiace che Fratelli d’Italia faccia campagna elettorale cercando di sminuire il ruolo dei servizi educativi e mettendo in discussione le scelte di chi iscrive i propri figli al nido.
In Emilia-Romagna i servizi 0-3 devono essere garantiti a chiunque ne faccia richiesta e come ha sottolineato il Presidente Bonaccini, saremo la Regione che da settembre metterà a disposizione un sostegno straordinario ai Comuni per abbattere le liste d’attesa dei nidi e che presto renderà gratuito il servizio nelle zone appenniniche.
Asili per tutti, asili gratis per chi ha redditi bassi e vive in zone montane. Ecco in sintesi cosa fa la Regione Emilia-Romagna e cosa il Partito Democratico vuole estendere a livello nazionale, proponendo l’obbligatorietà delle scuole dell’infanzia, ovvero 3-6 anni.
Non nidi obbligatori, dunque, come si affanna a dire Fratelli d’Italia per bocca di parlamentari e candidati che pensano che mandare un figlio al nido significhi mettere a repentaglio l’istituto della famiglia. Un concetto che ci fa rabbrividire, che svela come questa destra sia ancorata al secolo scorso e a una visione distorta del ruolo della famiglia e denigratoria verso le donne. Perché diciamolo, chi vuole tenere i bambini in casa, vuole tenerci anche le donne!