“La realizzazione delle casse di espansione del fiume Senio dovevano essere realizzate negli anni ’90 coinvolgendo soggetti privati: per una ci si è riusciti, per le altre ancora no. Si è realizzato un cronoprogramma di interventi per recuperare il tempo perduto: la Regione sta accompagnando la fase di progettazione esecutiva verso la parte degli espropri in modo che, al termine di questi adempimenti, si possa realizzare l’invaso”. Così l’assessora Irene Priolo ha risposto in commissione Territorio, ambiente e mobilita, presieduta da Stefano Caliandro, ai quesiti di Silvia Zamboni (Europa Verde) sullo stato di avanzamento dei lavori per giungere al completamento delle Casse di espansione del Senio e alla loro piena operatività.
L’assessore Priolo ha ripercorso dettagliatamente quanto avvenuto in passato e ha presentato le tempistiche dei lavori per il futuro, ricordando anche le difficoltà che potrebbero emergere nel rapporto con i proprietari delle aree su cui dovranno essere realizzate le casse di espansione.
“Le casse di espansione hanno un compito molto importante per mettere in sicurezza il territorio, soprattutto in tempo di frequenti inondazioni. Nella zona di Faenza sono stati annunciati importanti interventi già dal 2019, ma per ora nulla di concreto è stato fatto: solo una cassa di espansione è stata realizzata, ma non è collegata all’area fluviale. Occorre che la Regione faccia chiarezza sui tempi di realizzazione delle opere, sulle responsabilità dei ritardi e sul cronoprogramma per il futuro”, spiega Silvia Zamboni, che si dice soddisfatta della risposta dell’assessora, prodigatasi nel fornire spiegazioni sui motivi dei ritardi e nel fornire una tempistica dei lavori chiara”.