“Uniti e solidali” funziona sempre, ma in questo momento in Emilia-Romagna – e in Romagna – è una formula che accompagna le giornate con sempre maggiore forza: dalle alluvioni del 3 e del 17 maggio pur nelle enormi difficoltà di moltissimi e con un territorio in parte trasformato l’unione e la solidarietà sono state di conforto e di aiuto. Era l’emergenza e ancora lo dovranno essere nel post-emergenza.
“Uniti e solidali” è il tema del 27° incontro regionale del pensionato che l’Associazione Pensionati di Cia-Agricoltori Italiani Emilia-Romagna organizza nella mattina di sabato 10 giugno a Ravenna (ristorante La Campaza, via Romea sud 395, Fosso Ghiaia). Sarà un’occasione anche per uno sguardo sul futuro partendo dalla storia di ANP-Cia, fatta di Costituzione, istituzione e cooperazione, e per trovare insieme lo spirito di solidale coesione verso la Romagna. Il programma inizia alle 10 con la registrazione dei partecipanti. Alle 10.30 il saluto di benvenuto di William Signani, presidente ANP Romagna, e l’apertura dei lavori da parte di Pierino Liverani, presidente ANP Emilia-Romagna. Alle 10.45 i saluti di Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna, e Stefano Francia, presidente Cia Emilia-Romagna. Alle 11.15 la tavola rotonda con Ivano Artioli, docente di diritto costituzionale; Lorenzo Cottignoli, presidente Federazione delle Cooperative di Ravenna; Michele de Pascale, sindaco di Ravenna; Alessandro Del Carlo, presidente ANP-Cia Agricoltori italiani. Modera il giornalista Claudio Ferri. Alle 12.40 la consegna delle targhe ai soci emeriti di Anp-Cia da parte della vicepresidente di Anp-CIA Emilia-Romagna, Franca Gordini.
“Con il nostro incontro vogliamo rivolgere il nostro pensiero al lutto delle famiglie che hanno perso i propri cari e a quanti si sono visti stravolgere la vita da questo dramma che ha colpito i nostri territori – afferma Wiliam Signani, presidente Anp Romagna – Stiamo attraversando uno dei peggiori momenti della nostra storia che delinea una situazione di povertà e mancate produzioni del comparto agricolo e del suo indotto. Un danno che non tocca solo il nostro settore ma tutti e in particolar modo la vita delle persone. Questa situazione richiede risorse e una grande volontà di rimettersi in gioco”.