Tre week end di apertura straordinaria: sabato 6 e domenica 7 aprile, sabato 18 e domenica 19 maggio e sabato 31 agosto e domenica 1 settembre a Casa Museo Guerrino Tramonti, dove l’artista visse e lavorò dal 1958 e dove egli stesso realizzò un percorso espositivo nel 1987, aperto al pubblico  dopo la sua scomparsa e periodicamente ampliato.

Ogni giornata prevede la visita alla casa museo accompagnata da familiari dell’artista e una lezione di storia dell’arte in passeggiata  ai luoghi faentini di Guerrino Tramonti accompagnati da storico dell’arte e guida turistica.

Con partenza alle ore 10.00 e a seguire, ogni ora fino alle 16.00 il figlio dell’artista Marco che tuttora vive nella casa in cui è nato  aprirà ai visitatori. Insieme alla moglie Milena, autrice del racconto “Fai per bene. Come è stato possibile recuperare 1800 opere d’arte dopo l’alluvione del 2023 al Museo Tramonti di Faenza”, li accompagnerà nelle sale allestite da Guerrino Tramonti nel 1987 e ai nuovi percorsi espositivi ampliati nel tempo o allestiti per l’occasione. Nei giorni 6 e 7 aprile la mostra sarà aperta la Mostra temporanea: “Ho visto il fiume entrare in casa. Il prima e il dopo dell’alluvione di maggio a Faenza”.

Sarà poi Alessandro Porri, storico dell’arte e guida turistica, ad accompagnare i visitatori in passeggiata ai luoghi faentini di Guerrino Tramonti e degli artisti dell’epoca.

Ingresso riservato. Prenotazioni al 338 5786235 o museo@tramontiguerrino.it

Dichiara Marco Tramonti, figlio dell’artista e Direttore della casa Museo:

“L’emozione è indispensabile alla nostra vita. Un’esistenza piatta, senza passioni, diventa insopportabile. La scultura in terracotta e il fare ceramica hanno questo scopo: suscitare emozioni. Se viviamo in uno spazio che ci emoziona la nostra vita cambia in meglio” è una citazione di mio padre che amo ricordare insieme a tantissimi altri aneddoti, come quando da bambini, a me e a mio fratello Paolo bastava scendere le scale interne della casa per entrare nel suo laboratorio e vederlo al lavoro. Ci capitava di assistere, ammirati, all’apertura del forno e di vedere, per primi, le sue creazioni. Per questo amo condividere le emozioni del vivere in questa casa, che non ho ma lasciato, e trovo altrettanta passione nei miei collaboratori, come mia moglie Milena e Alessandro Porri, lo storico dell’Arte e guida turistica al nostro fianco in questa avventura la cui peculiarità che amo è sentirsi cittadino di questo pianeta e convinto di quanto le Lettere e l’Arte siano indispensabili nel fornire un’enorme contributo all’aumento di questa consapevolezza.

 

Guerrino Tramonti (1915-1992) Maestro di arti applicate che spaziava nell’arte tessile. Pittore, ceramista e scultore, premiato fin da giovanissimo: nel 1932 al Concorso Rubicone e nel 1938 al Concorso Nazionale delle Ceramiche di Faenza. Si trasferisce ad Albisola e a Venezia, dove frequenta case e studi d’arte. Nel 1951 inaugura il suo studio in via Tolosano a Faenza. Chiamato all’insegnamento artistico vi approda, come Professore prima e Direttore poi, scegliendo il “fare scuola”: trasmettere conoscenze, ricerca e passione necessarie per una scelta di creatività e di un esercizio didattico di rivolta concettuale. Frequenta i migliori ambienti artistico-culturali della capitale. Due volte “Premio Faenza”. Nel 1958 inaugura lo studio abitazione di via Fratelli Rosselli a Faenza. Negli anni ‘60 e ‘70 la ricerca artistica raggiunge nuovi sviluppi, passando dalla maiolica decorata con smalti sotto vetrina a grosso spessore a nuovi materiali ad alta temperatura quali il gres e la porcellana con le forme che diventano sculture, smalti policromi, sfumati e gli effetti delle cristallizzazioni. Nel 1964 il Giappone gli rende omaggio scegliendo le sue opere fra gli artisti del mondo che meglio rappresentano lo spirito giapponese in occasione delle celebrazioni per le olimpiadi di Tokyo. Nel 1971 viene presentato dalla critica come una figura artistica completa ed espone in Mostre soli quadri. La sua pittura è definita surreale, rugosa al tatto come le sue ceramiche d’un tempo, colori vividi come quelli dei grandi piatti invetriati. Negli anni ‘80 la ceramica ritorna ma come riflessione personale, rivisitazione delle tecniche usate con l’aggiunta dell’uso prevalente della scrittura. Nel 1987, negli ultimi anni della sua operatività, realizza un monumentale Crocifisso in ceramica refrattaria maiolicata in policromia, un ottimo esempio di arte sacra che riscatta la scultura ceramica dal ruolo di semplice abbellimento architettonico.

La Casa Museo Guerrino Tramonti, a Faenza, si trova nell’abitazione-laboratorio dell’artista che le dà il nome. Nelle sale da lui allestite nel 1987, nei nuovi percorsi espositivi ampliati successivamente e nelle mostre temporanee, mette in mostra, con circa 400 opere, un’ampia panoramica del suo multiforme estro creativo. Dalle sculture in terracotta degli anni ‘30 e ‘40 si passa ai dipinti del periodo veneziano e si arriva alle opere in ceramica smaltata policroma, fino ai famosi dischi decorativi eseguiti con la tecnica dell’invetriatura a grosso spessore, messa a punto dall’artista negli anni ‘50, quando dirigeva la Scuola d’arte di Castelli.

Nel 2023 la casa museo Guerrino Tramonti a Faenza è stata riconosciuta dalla Regione Emilia-Romagna tra le Case e studi delle persone illustri individuate in base alla legge regionale 2/2022.