05/04/2018 – Trascinati dal calore dei 3200 spettatori del Pala De André, una meravigliosa Bunge si aggiudica la finale di andata di Challenge Cup superando in quattro set l’Olympiacos Pireo al termine di un match emozionante e molto combattuto dal punto di vista agonistico. Contro un avversario ostico ed esperto, che non ha mai mollato, i ravennati si dimostrano più concreti nei momenti decisivi, spuntandola di un soffio nella prima e nella quarta frazione. Sugli scudi tutti i giocatori, da Orduna, lucidissimo in regia, a Diamantini, fondamentale nel finale dell’ultimo parziale, passando per gli attacchi di Poglajen, Marechal e Buchegger (tutti e tre in doppia cifra), i muri di Georgiev (ben tre) e le difese di Goi. Per sollevare la coppa al Pireo, a 25 anni dalla vittoria della Coppa dei Campioni del ’93 (battuta Parma), nel ritorno in programma mercoledì 11 aprile sarà sufficiente perdere anche al tiebreak. In caso di sconfitta per 3-0 o 3-1, si andrà al golden set. Sestetti iniziali Il coach Fabio Soli schiera Orduna al palleggio, Buchegger opposto, Marechal e Poglajen schiacciatori, Georgiev e Diamantini centrali e Goi in seconda linea. Dall’altra parte del campo il tecnico Fernando Munoz Benitez disegna il suo Olympiacos con il sestetto formato dal palleggiatore polacco Drzyzga, l’opposto finlandese Oivanen, gli schiacciatori Aleksiev (bulgaro) e Rauwerdink (olandese), i centrali Petreas e Bohme (tedesco) e il libero Stefanou, che in difesa si alterna con Daridis. Primo set Le due squadre vanno avanti di pari passo senza break fino al 7-6, quando Buchegger non sbaglia la rigiocata del +2 ravennate: 8-6. La risposta dei greci arriva con l’ace di Bohme, che vale il pareggio (8-8), ma anche Orduna colpisce dalla linea dei nove metri: 10-8. Bohme a muro riporta in equilibrio il match (13-13), con il tedesco che si ripete per il sorpasso: 14-15. Ci pensa Buchegger a far pendere l’ago della bilancio di nuovo dalla parte della Bunge (16-15), che si allontana in modo ulteriore grazie alla schiacciata fuori di Aleksiev (17-15) e a una bordata di Buchegger: 19-16 e time out Benitez. Due punti di fila di Petreas annullano il gap degli ospiti (19-19), che vanno sul 22-23, ma Poglajen e Buchegger ribaltano il risultato: 25-24. Al primo set point l’argentino pesca il jolly, pesando l’ace che fa esultare il Pala De André: 26-24. Secondo set Rauwerdink (1-3) e Oivanen a muro (2-5) fanno partire con il piede giusto l’Olympiacos, che però viene avvicinato a causa dell’errore di Aleksiev: 4-5. Bohme e Aleksiev firmano un break di 3-0 che spinge i greci sul 9-14, ma Raffaelli (entrato al posto di Marechal) infila tre punti di fila, riportando sotto la Bunge: 12-14. La risposta dei biancorossi è immediata e passa dal muro di Petreas e dal servizio vincente di Bohme: 12-17. L’errore di Oivanen riduce a tre le lunghezze di svantaggio dei ravennati (15-18), che con un doppio Georgiev vanno a -2: 19-21. Buchegger a muro realizza il 22-23 che infiamma i tifosi di casa, ma Aleksiev “pizzica” il muro per il 22-24. Diamantini annulla il primo set ball, sul secondo però è decisivo il muro di Petreas: 23-25. Terzo set Un brutto avvio della Bunge consente all’Olympiacos di scattare sul 2-6, ma Marechal riduce subito a due i punti di svantaggio: 6-8. I padroni di casa continuano a macinare gioco e piazzano un break di 5-0, con “doppiette” di Buchegger in attacco e di Marechal al servizio, che valgono il sorpasso: 11-9. Petreas a muro riporta il punteggio in equilibrio (13-13), ma Marechal e Buchegger suonano la carica e Oivanen regala il 19-15. I ravennati mantengono le distanze con il muro di Georgiev (23-18) e la battuta in rete di Bohme (24-19), chiudendo la frazione con Georgiev: 25-20. Quarto set Gli ace di Bohme (0-2) e Oivanen (1-4) mostrano un Olympiakos ancora vivo, ma Buchegger lo acciuffa a quota 6. Diamantini a muro firma il sorpasso (8-7), i greci però reagiscono con un parziale di 4-0 sul turno in battuta di Oivanen, con Rauwerdink che mette a terra la palla del 10-13. Due ace di Poglajen riportano a -1 (14-15) la Bunge, che raggiunge gli avversari sul 16-16. Buchegger a muro fa esplodere la gioia dei tifosi giallorossi e Orduna al servizio realizza il 19-17 con l’aiuto del nastro. Gli ateniesi non ci stanno e vanno a loro volta in corsia di sorpasso (19-20) e il primo arbitro Skudnik fischia un’infrazione a Orduna tra le proteste dei giocatori di casa: 20-22. La schiacciata di Oivanen è fuori e riporta il risultato in parità (22-22), poi Diamantini colpisce in battuta e Buchegger non sbaglia la rigiocata: 24-23. Sul primo match ball Diamantini sbaglia il servizio, ma sul secondo Buchegger mette la parola fine alla partita tra l’entusiasmo del Pala De André: 25-23. Dichiarazioni del dopo-gara Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “E’ una importante vittoria arrivata al termine di una lotta contro un’ottima squadra. L’Olympiacos ha dei giocatori esperti e forti fisicamente, ma noi abbiamo vinto anche se non abbiamo giocato benissimo, ma con grande agonismo. Siamo solo a un terzo dal raggiungere il nostro obiettivo: ci aspetta un match di ritorno molto tosto, dove non dobbiamo pensare di essere in vantaggio. Sarà dura, perché i greci potranno contare su un pubblico numeroso e caldo”. Fernando Munoz Benitez (coach Olympiacos Pireo): “Sapevo che questa partita sarebbe stata dura ed è successo proprio questo. Purtroppo abbiamo commesso troppi errori in battuta e anche in fase di cambio palla abbiamo sofferto, facendo fatica a trovare il giusto ritmo. Alla fine si sono rivelati decisivi il primo e il quarto set, i più equilibrati, con Ravenna che ha avuto quel qualcosa in più per aggiudicarseli”. Ravenna-Pireo 3-1 (26-24, 23-25, 25-20, 25-23) BUNGE RAVENNA: Poglajen 13, Georgiev 10, Orduna 4, Marechal 13, Diamantini 8, Buchegger 19, Goi (L); Raffaelli 4, Gutierrez. Ne: Vitelli, Mazzone, Pistolesi, Marchini (L). All.: Soli. OLYMPIACOS PIREO: Rauwerdink 13, Bohme 10, Oivanen 14, Aleksiev 13, Petreas 6, Drzyzga, Stefanou (L); Christofidelis, Zoupani 1, Stivachtis, Daridis (L). Ne: Roumeliotakis, Andreadis, Tselios. All.: Munoz Benitez. ARBITRI: Skudnik (Slo) e Makowski (Pol). NOTE – Ravenna: bs 19, bv 8, errori 16, muri 8; Pireo: bs 17, bv 5, errori 11, muri 8. Spettatori: 3200. Durata set: 32′, 34′, 29′, 32′ (tot. 127′).