Ci vogliono un’Itas Trentino in formato “mundial” (50% in attacco, il 52% in ricezione, 11 muri e 10 ace) e un Giannelli super in regia, con anche 7 punti e il premio per l’MVP al suo attivo, per avere ragione di una Consar coriacea, grintosa, scesa in campo convinta di fare una grande partita e capace di mettere in pratica i suoi propositi. Finisce 3-1 per gli ospiti ma la Consar si tiene stretta una prestazione che conferma tutto il buono di questa squadra, in cui accanto al solito Rychlicki, che chiude con 20 punti, 3 ace e un 46% in attacco, spicca la prova di Alberto Elia. Chiamato a sostituire Verhees, a riposo per una distorsione alla caviglia destra, il centrale di Tarquinia non spreca la chance sfoggiando una prestazione maiuscola (11 punti e 6 muri, con i quali batte il primato dei 2100 punti in carriera sia il record di 400 muri in regular season, e 64% in attacco).
I sestetti. Detto di Elia, Graziosi si affida a Saitta in regia, Rychlicki opposto, Russo al centro, Lavia e Poglajen in attacco con Goi libero. Lorenzetti risponde con lo stesso sestetto che ha iniziato la finale del Mondiale per club, con Giannelli in regia, Vettori opposto, Candellaro-Lisinac al centro, Kovacevic-Russell schiacciatori e Grebennikov libero.
La cronaca della partita. Con il turno al servizio di Candellaro, Trento piazza un break di cinque punti (da 1-1 a 1-6) mandando fuori giri la ricezione della Consar. Graziosi è costretto al time-out, che ha l’effetto di scuotere i suoi perché al rientro in campo Rychlicki ferma la serie con un attacco e un ace, e Lavia rosicchia un altro punto (4-6). L’Itas allunga ancora, sorretta da una ricezione molto efficace, salendo a +4 (Vettori ed ace di Giannelli) ma la Consar, con un Rychlicki subito efficace (alla fine del set 9 punti per lui), non molla e ha il merito di tenersi aggrappata al set. Lorenzetti chiama il time-out sul 19-21, imitato da Graziosi sul 20-23 (il videocheck conferma fuori un attacco di Lavia) per l’Itas. Ancora videocheck su una ricezione in campo opposto di Lavia: questa volta c’è il sì. Un errore al servizio di Lavia e un ace di Kovacevic scrivono il 21-25 finale.
Show di Rychlicki all’inizio del secondo set a spezzare l’equilibrio (da 4-4 a 7-4), con Poglajen che trova il muro fuori avversario. Dopo il time out di Lorenzetti, l’Itas si scuote e si riavvicina forzando molto al servizio con Kovacevic e Lisinac: pareggio a quota 10 sul muro di Russell su Poglajen e sorpasso con muro su Rychlicki. Graziosi stoppa il ritmo ospite col time-out (10-12). Nuova parità a quota 13. Poi col turno al servizio di Rychlicki, che manda in tilt la ricezione ospite, la Consar vola sul 19-14 e poi sul 24-18, poi si blocca sul turno al servizio dell’ex Van Garderen, subentrato a Russell, che piazza un break di 5 punti. E‘ il solito Rychlicki a chiudere il punto del set e a scacciare la paura di una beffa.
Punto a punto nel terzo set poi la prima accelerata è di Trento, tornata in campo con la faccia feroce, con un break di 4 punti (6-10), propiziato da Russell, che fiacca l’entusiasmo e il coraggio della Consar, in difficoltà a costruire il suo gioco. In questo frangente del set, in cui Nelli subentra a Vettori, l’Itas dilaga (10-18) con Kovacevic scatenato, fino a chiudere sul 13-25 contro una Consar sfiduciata.
Si torna in campo per il quarto set con Nelli sempre in campo, e si viaggia ancora punto a punto, con una Consar per nulla intimorita e che ritrova grinta e gioco. Sul primo allungo Itas (11-13) Graziosi chiama il time-out. Ma il sestetto di Lorenzetti ha preso il comando della gara e la Consar fatica a trovare la strada per rovesciarne l’inerzia anche perché Giannelli trova molte soluzioni di gioco. Nuovo time out Consar sul 15-19 poi Graziosi sul 20-23 si gioca la carta Argenta e il neo entrato piazza subito il punto della speranza. Ma ormai il corso del match è delineato: l’Itas si aggiudica parziale e partita. La Consar lascia tra gli applausi meritati del suo pubblico.
Il commento di coach Graziosi. “Avevo fatto un pensierino all’idea di arrivare quantomeno al tie-break fin dall’inizio anche perché sapevo che questa partita l’avremmo giocata con questo spirito, con questo atteggiamento e siamo stati bravi a crederci. Trento non ci ha regalato e concesso alcunchè, ha dimostrato di essere una squadra di veri campioni, hanno giocato da campioni del mondo e col sestetto titolare senza cambiare niente, gli unici cambi sono stati fatti per necessità”.
Il tabellino
Ravenna-Trento 1-3
(21-25, 25-23, 13-25, 21-25)
CONSAR RAVENNA: Saitta 1, Rychlicki 20, Russo 3, Elia 11, Lavia 6, Poglajen 11, Goi (lib.), Di Tommaso, Raffaelli, Argenta 1, Marchini. Ne: Frascio (lib.), Verhees, Smidl. All.: Graziosi.
ITAS TRENTINO: Giannelli 7, Vettori 7, Candellaro 8, Lisinac 13, Kovacevic 15, Russell 15, Grebennikov (lib.), Van Garderen 2, Nelli 6, Cavuto, De Angelis (lib.). Ne: Daldello, Codarin. All.: Lorenzetti.
ARBITRI: Venturi di Torino, Zavater di Roma.
NOTE: Durata set 29’, 31’, 24’, 29’ tot. 113’. Ravenna (4 bv, 14 bs, 8 muri, 11 errori), Trento (10 bv, 15 bs, 11 muri, 12 errori). Spettatori: 3.000. MVP: Giannelli.