Quella che è appena iniziata è la seconda stagione da main sponsor per il consorzio di autotrasporti ravennate, “un rapporto nato per amicizia ma poi consolidatosi nella condivisione di un percorso fondato su valori profondi”, spiega il presidente del gruppo Veniero Rosetti
Anche per questo campionato di SuperLega, che prenderà il via il prossimo 20 ottobre, il Porto Robur Costa avrà un tifoso d’eccezione: Veniero Rosetti, da 30 anni ininterrotti presidente del gruppo Consar, consorzio leader nel trasporto merci per contro terzi, che si appresta a iniziare il secondo anno come main sponsor del club ravennate. L’attesa del presidente, che in pochi mesi si è appassionato alla pallavolo, è la stessa della tifoseria ravennate, molto curiosa di vedere all’opera una squadra ancora più giovane degli anni passati e di grande prospettiva. “So che l’organico è stato ulteriormente ringiovanito – commenta Rosetti – e so che molti di questi giovani hanno ottenuto risultati eclatanti in estate con le nazionali. Quella di puntare sui giovani deve continuare a essere la nostra politica, la filosofia di questa società. Credo che si sia lavorato bene in questi mesi e ci avviciniamo al campionato con fiducia e con una certa curiosità”.
L’ingresso nella pallavolo per un gruppo che già si era mostrato, e lo è tuttora, vicino ad alcune realtà sociali e culturali della città, è avvenuto per amicizia – “quella che mi lega a Luca Casadio, a Simone Bassi e ad alcuni membri del cda”, ricorda – ma poi si è consolidato nel nome dei valori che hanno scandito il percorso di entrambe, tutte e due realtà storiche della città nei rispettivi settori. “Il nostro è stato un tragitto lunghissimo e bello – racconta Rosetti – perché c’è stata una crescita costante e continua, una diversificazione delle attività; una trasformazione da una struttura mutualistica ad un sistema imprenditoriale. Siamo passati dai 601 soci e 611 mezzi del 1981 alle 450 aziende associate di oggi, con 140 dipendenti, un migliaio di mezzi, filiali a Cervia, Forlì, Bologna, Ancona e Verona, una piattaforma logistica alle Bassette e con un fatturato globale di 110 milioni di euro. Ma in tutto questo processo di crescita non abbiamo mai perso di vista i nostri valori originari: quelli della collettività e della solidarietà. Nel Porto Robur Costa io trovo altrettanti valori originari, rimasti immutati nel tempo: la vicinanza alla città, la serietà e onestà delle persone che ci lavorano, la dedizione e la passione con cui difendono e cercano di sviluppare e rendere più solido questo progetto pallavolistico. Quando è stato il momento di decidere se dare una mano concreta alla pallavolo di Ravenna, anche impiegando risorse economiche non indifferenti, non ci sono stati tentennamenti: in 5 minuti in cda abbiamo deciso”.
La passione di Veniero Rosetti non è solo quella di uno che ha scoperto la bellezza di essere tifoso ma è anche quella dell’imprenditore che vorrebbe, nel più puro spirito cooperativo, che altre forze importanti della città si avvicinassero al Porto Robur Costa. “La pallavolo è uno sport bellissimo e la SuperLega un campionato molto difficile – osserva il numero uno del Consar – e lo sforzo che questa società sta facendo per regalare alla città una vetrina così importante, continuando a lavorare su un progetto a mio avviso molto valido, in cui sono coinvolte delle professionalità, dei giocatori, dei giovani e tanti volontari, merita un maggior coinvolgimento del tessuto economico e imprenditoriale perché se la società lavora bene trasmette un’immagine positiva per la città e se lo è per la città lo è anche per tutto il suo tessuto economico e sociale. Credo molto in queste cose, bisogna che si lavori in questa linea e speriamo di trovare soddisfazione”.