“In questi giorni i ravennati che sono andati al mare hanno avuto l’amara sorpresa di vedere che da PuntaMarina a Marina di Ravenna chilometri di pini secolari sono stati abbattuti per fare spazio ad una (inutile) pista ciclabile che ha portato anche alla soppressione di 1.500 posti auto gratuiti lungo gli stradelli.
Vedere la pineta completamente distrutta per far spazio ad un’arida spianata di lampioni che verrà ricoperta di materiale inerte (fra l’altro col sospetto di utilizzo abusivo di rifiuti) stringe il cuore e fa scendere le lacrime agli occhi.
Nel progetto sono previsti forse anche gli alberi che impiegheranno decenni a crescere, considerato che d’abitudine a Ravenna si disbosca e cementifica spacciando per “riqualificazione” questo “stupro”del territorio e si piantano piccoli arbusti sperando che non si secchino.
È già esistente un percorso idoneo al passaggio in sicurezza di pedoni e biciclette lungo il viale principale per cui davvero non si comprende perché la nostra amministrazione si sia così tanto accanita contro i poveri pini abbattendo e devastando tutto senza pietà.
La cosa che più di tutte amareggia è che praticamente nessuna voce di dissenso né in politica, né di associazioni ambientaliste, né di cittadini si sia levata per cercare di tutelare il nostro patrimonio naturalistico.
Una riqualificazione sostenibile è possibile come sarebbe stato ad esempio realizzare la pista ciclabile all’interno della pineta senza abbatterla.
E ahimè poveri pedoni e ciclisti sotto il picco del sole senza alcun riparo quando in estate si superano anche i 40° in assenza di vegetazione.
Si ricorda che per l’ultimo rapporto ISPRA sul consumo del suolo Ravenna è la peggiore in regione e fra le peggiori a livello nazionale con un indice di1,5 (pessimo) su 10(virtuoso) e si distruggono in Italia ogni giorno 2 metri quadrati di terreno al secondo.
Di nuovo ricorda al Sindaco che tagliare alberi e versare cemento non significa “riqualificare” né “valorizzare”, ma devastare e speculare.
Distruggere la pineta per rendere il nostro lungomare sterile come quello da Cervia in giù dove si è costruito e cementificato fino in spiaggia senza lasciare spazio alla pineta non è quello che era stato promesso in campagna elettore e soprattutto non è utile a Ravenna che è o meglio era unica per la sua bella pineta in spiaggia.”
Il gruppo apartitico Vivi Ravenna Verde