Vivi Ravenna Verde si associa a Italia Nostra, alla denuncia, con tanto di esposto in procura, legata alla realizzazione del Parco Marittimo. Nel materiale di sottofondo utilizzato per creare il piano dove sorgeranno gli stradelli sono stati rinvenuti rifiuti di vario genere.
«Nel Capitolato d’appalto si legge: “Fornitura, stesa, rullatura e compattazione di pietrisco spaccato inerte calcareo 10/30 mm per la formazione di piani di fondazione e sottofondo del percorso ciclo-pedonale”, ma per Italia Nostra cui Vivi Ravenna Verde si associa “non risulta essere stato posato alcun pietrisco calcareo, ma rifiuti speciali provenienti da demolizioni edili, triturati in frantoio e poi riciclati a mo’ di stabilizzato» fa notare Monica Ballanti di Vivi Ravenna Verde.
«Nella miscela utilizzata è presente di tutto: oltre a ghiaia e conglomerato cementizio provenienti dalle demolizioni di strutture in cemento armato, si trovano piastrelle, laterizi, vetro, plastica, resti di cavi elettrici e gran quantità di granuli di miscele bituminose, di fatto riciclati (ed occultati?) nel composto.
Sul Computo metrico estimativo, alla voce: “Misto pietrisco spaccato di pezzatura 20/50 mm sottofondo aree pavimentate inerti naturali” è prevista la fornitura di oltre 6 mila mc di pietrisco, a 39,90 euro al mc, per un importo di oltre 240 mila euro.
Difficile immaginare che la fornitura del materiale realmente utilizzato possa costare altrettanto, quando per il frantumato riciclato misto il costo a frantoio pare non superi i 2/5 euro a mc.”»
Vivi Ravenna Verde chiede quindi l’intervento delle Autorità Competenti e in particolare della Polizia Ambientale «perchè effettui un rigoroso sopralluogo degli stradelli oggetto dell’intervento del Parco Marittimo fra Marina di Ravenna e Punta Marina, dove sono stati recentemente abbattuti i pini per accertare l’esistenza di eventuali rifiuti smaltiti illecitamente e utilizzati per il sottofondo degli stradelli in luogo di pietrisco calcareo come indicato da capitolato e relativo computo metrico e venga accertata anche la congruità del prezzo del materiale utilizzato, trattandosi fra l’altro di un contesto di altissimo pregio naturalistico e a rischio idrogeologico».