Alessandro Vitali, dirigente comunale de Il Popolo della Famiglia a Faenza, interviene con una nota nel merito della situazione dei CaU: “Dopo FIMMG, anche SNAMI boccia sonoramente i CAU. E se a farlo è il personale sanitario stesso, allora dobbiamo porci più di qualche riflessione.
Ad inizio 2024 Stefano Bonaccini e l’ex Assessore Regionale Domini dicevano sui Cau: “Siamo stati i primi a partire con una riforma che siamo convinti possa diventare un modello di riferimento a livello nazionale».
Lo stesso Michele de Pascale, da Sindaco di Ravenna, ebbe ad inaugurare il CAU di Ravenna, sulla linea del governo regionale, promettendo meno code nei pronto soccorso.
Salvo poi fare retromarcia e prendere le distanze in campagna elettorale, pochi mesi or sono, affermando che serve una modifica all’attuale sistema dei CAU.
Michele De Pascale ha recentemente dichiarato di voler investire molto sulla sanità regionale, chiedendo al governo maggiori investimenti. Non basta però spendere soldi, occorre saperli usare con accuratezza.
Sui Cau più di qualcosa è andato storto.
Con la proroga fino a marzo dei contratti dei medici, avremo la prova se la riorganizzazione dei CAU è stata solo merce elettorale del Partito Democratico, che ha detto tutto ed il contrario di tutto, oppure un impegno preso seriamente.
Come Popolo della Famiglia crediamo che debba essere rivista la politica sui medici di base: riteniamo sia opportuno avere più medici di base e che sia ridotto il tetto massimo di pazienti. Non è possibile che un medico possa seguire più di mille persone e pretendere di erogare un servizio adeguato.
Ecco, la figura del medico di base è una figura su cui investire e lavorare per un nuovo modello di Sanità regionale.”