Iniziano martedì 2 luglio alle 20.30 le visite guidate Pro Loco Faenza per i “Martedì d’Estate” 2024.
Il primo appuntamento sarà una piacevole passeggiata “Dalla Molinella al Fontanone” con un racconto “sugli usi dell’acqua in città”, in collaborazione con Fatti d’Arte e Fototeca Manfrediana:
Il Fontanone, monumento molto amato dai faentini, compie esattamente 200 anni. Fu infatti realizzato nel 1824 a seguito di un pubblico concorso – cui parteciparono diversi architetti e artisti, locali e forestieri – per realizzare un degno fondale prospettico al già esistente viale Stradone. Quest’ultimo era stato creato come “Pubblico Passeggio” nel 1816 per sistemare la vecchia stradaccia campestre detta “via Erbosa” ma anche per dar lavoro ai numerosi braccianti disoccupati; l’alberatura originaria, composta da ben nove diverse specie, prevalentemente esotiche, era diversa e, risultando deperita, fu sostituita nel 1859-60 con quella attuale a platani.
Ma tornando al concorso del Fontanone, risultò vincitore il faentino Pietro Tomba, già insegnante nella locale Scuola Comunale di Disegno e architetto molto affermato: egli presentò un progetto in cui equilibrio neoclassico, rigore e significati simbolici si fondevano perfettamente; il suo disegno era anche quello più semplice, lineare e di conseguenza economico. La commissione giudicante lo scelse anche per quest’ultimo motivo, scartando altri progetti che prevedevano archi, fronzoli, tempietti e costose sovrastrutture.
La “Prospettiva” venne così edificata con un corpo centrale racchiudente un imponente nicchione inquadrato da lesene e sormontato da una scritta celebrativa che ricorda come l’opera venne finanziata anche con una colletta pubblica (peraltro rivelatasi insufficiente); ai lati due nicchie minori inglobano le vasche di una preesistente fontana utilizzata per il Foro Boario che si teneva nell’area dell’odierno parco del Tondo fin dal 1527: c’era infatti qui, nel corpo dell’attuale Fontanone, la XII Conserva o Cisterna dell’Acquedotto della Fontana della piazza, acquedotto costruito nel lontano 1617.
Il “Fontanone” venne magnificamente restaurato dal Comune di Faenza nel 1996 con il ripristino integrale degli esterni, degli interni e del giardinetto posteriore. In particolare venne restaurato il finissimo intonaco-stucco dell’ambiente interno, piccolo ma molto elegante, concepito da Tomba come caffetteria secondo la moda transalpina di allora e mèta per nobili e borghesi in passeggiata domenicale. Da due anni è affidato all’associazione faentina “Fatti d’Arte” che in queste settimane vi tiene una mostra con foto d’epoca della Fototeca Manfrediama . In alcune di queste si intravvede anche il canale “dei
Cappuccini” che passava qui di fronte e che venne “tombato” nella seconda metà degli anni Sessanta.
Altre evocazioni sulle vie d’acqua faentine saranno oggetto della visita guidata.
Ritrovo: Pro Loco, Voltone Molinella. Prenotazione obbligatoria, posti limitati.
E’ richiesto un contributo destinato a fini culturali di 3 euro.
Le visite sono condotte da Guide turistiche abilitate ed autorizzate
dalla Regione Emilia-Romagna.