l prossimo appuntamento con le visite guidate d’autunno della Pro Loco Faenza – sabato 13 ottobre – porterà i visitatori al Cimitero dell’Osservanza di Faenza per ammirare, in particolare, la chiesa di San Girolamo e il grande emiciclo di ingresso.
Pur configurandosi da sempre come luogo di dolore e di raccoglimento privato, il Cimitero – qui collocato nel 1816 – risulta essere il secondo museo cittadino per la scultura e le arti applicate.
Nel 1860 venne costruito l’emiciclo a portico, progettato da Costantino Galli, architetto di origini ticinesi e autore, a Faenza, del bel palazzo Cattani-Ginanni (angolo via Severoli-Zanelli) e della Rotonda Rossi oggi di Muky.
Galli è sepolto proprio in questo portico, in una tomba a sinistra della chiesa che riporta un’effige con il suo volto, i suoi strumenti di lavoro e un rotolo cartaceo con il disegno della facciata della chiesa del colonnato.
Spostandosi verso destra, troviamo la tomba di Antonio Berti (il maestro di tutti i cosiddetti “baccariniani”), ornata da Domenico Rambelli ed Ercole Drei, e la tomba, sfrenatamente liberty, della ventiseienne Rosa Laghi, opera di Rambelli che la scolpì nel 1918.
La visita di sabato comprenderà anche la chiesa, che in origine aveva linee architettoniche quattrocentesche, riconoscibili ancora nella parte absidale e nel campaniletto, ma ristrutturata da Pietro Tomba nel 1828. Essa conserva pregevoli opere d’arte antica – come il crocefisso ligneo, molto simile a quello del Duomo e attribuito allo stesso anonimo autore, uno scultore itinerante nordico, probabilmente tedesco – e “moderna”, con i sepolcri ottocenteschi (uno dei quali disegnato dal grande Felice Giani) e con le pitture murali dei fratelli Antonio e Romolo Liverani.
La visita, organizzata in collaborazione con Azimut, la società che gestisce tutta la struttura cimiteriale, prevede anche la presentazione della nuova “Sala del Commiato” presso l’antica sacrestia della chiesa.
Ritrovo partecipanti alle ore 15.00 nel piazzale del Cimitero.
La visita è gratuita, prenotazioni obbligatorie.