“Il nostro obiettivo è quello di rafforzare sempre di più la Rete tra Enti pubblici e Centri Antiviolenza per dare risposte condivise sia sul fronte della prevenzione che del contrasto a fenomeni sempre più emergenti e preoccupanti come la violenza di genere, la devianza giovanile e il bullismo”.
Con queste parole il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha aperto la giornata di formazione rivolta agli appartenenti delle Forze di Polizia, Polizie Locali e Provinciale, Volontari dei Centri Antiviolenza di Ravenna “Linea Rosa, Demetra Donne in Aiuto e SOS Donna”, operatori sanitari dell’Ausl Romagna, Servizi Sociali dei 18 Comuni della Provincia e Dirigenti scolastici.
All’incontro hanno partecipato il Procuratore della Repubblica Daniele Barberini, la Presidente del Tribunale Maria Pia Parisi, il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale, i docenti dell’Università di Bologna Desirée Fondaroli e Matilde Botta, la Direttrice Sanitaria Francesca Bravi e del Distretto Roberta Mazzoni, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Paolo Bernardi.
“Oggi prende corpo – ha dichiarato il Prefetto De Rosa – il progetto che abbiamo condiviso nella Conferenza Permanente e che ci vede tutti attori protagonisti nella Rete che stiamo consolidando. Vogliamo lavorare insieme con una strategia di azoni mirate e condivise, coinvolgendo anzitutto il mondo della scuola”.
Sono stati costituiti un Osservatorio in Procura e un Tavolo Permanente di monitoraggio in Prefettura a cui partecipano esperti designati da parte di tutti gli Enti ed Associazioni coinvolti nella Rete per supportare le attività di prevenzione e di contrasto a fenomeni sociali che richiedono il contributo di tutti e conoscenze reciproche per mettere a fattor comune le migliori esperienze.
In Emilia Romagna le violenze che le donne subiscono sono multiple: il 60.4% fisiche, il 38.3% economiche, il 20.3% sessuali, l’88.1% psicologiche.
Nel 2023 le donne accolte nei Centri Antiviolenza che hanno subito violenze fisiche sono state 2089 (61.7%), violenze economiche 1298 (38.4%), 700 violenze sessuali (20.7%) e 3071 violenze psicologiche (90.8%).
“Percentuali che si discostano di pochi punti – ha sostenuto Alessandra Bagnara Presidente di Linea Rosa – da 1 a 3 da quelle dell’anno precedente”.
Significativi gli argomenti trattati per la formazione del nucleo di esperti:
Misure di contrasto, dentro e fuori il “Codice Rosso”;
Il ruolo dei Centri Antiviolenza, metodologia e lavoro di Rete;
Il percorso sanitario delle donne vittime di violenza, il pronto soccorso, le procedure e le reti di presa in carico delle donne vittime di abusi.
Le prossime tappe vedranno completare il percorso formativo e poi verranno costituiti tre Sottogruppi che opereranno a Ravenna, Faenza e Lugo. A seguire incontri con tutti i Dirigenti Scolastici e docenti delle Scuole per condividere progetti comuni sul fronte della prevenzione, a 360 gradi per contrastare anche il bullismo che vede vittime 1 studente su 5.
Serve un piano educativo per migliorare la capacità dei ragazzi di esprimere emozioni. Da Ravenna parte un segnale forte per fare fronte comune.
“Non bastano le sanzioni per frenare l’escalation, occorre intervenire a monte, intercettando prima i segnali di insofferenza”, hanno detto i promotori dell’incontro che ha visto una massiccia partecipazione da parte di tutti i componenti della Rete.