Vini ad Arte, l’evento organizzato dal Consorzio Vini di Romagna, riservato alla stampa internazionale di settore, ha animato per 3 giorni la Romagna del vino.

30 giornalisti nazionali ed internazionali, 64 produttori, 152 vini per la degustazione tecnica, 3 giorni di visite e assaggi presso i produttori del Consorzio. Il nuovo programma itinerante, introdotto lo scorso anno, si conferma una formula vincente per favorire la conoscenza del territorio, dei produttori e delle bellezze artistiche e storiche della regione.

L’evento Vini ad Arte si è sviluppato su tre giorni: due dedicati alle visite sul territorio e uno alla degustazione tecnica delle nuove annate di Romagna Sangiovese e Romagna Albana presso il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, con una degustazione, il primo giorno, interamente dedicata all’Albana.

Diversi sono stati i momenti di approfondimento che hanno trovato il culmine nel seminario organizzato dal Consorzio per gli ospiti internazionali, in cui sono state trattate tematiche molto importanti per la viticoltura: la sostenibilità, la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle DOP e delle sottozone del Romagna Sangiovese.

Tutto reso possibile grazie al Consorzio Vini di Romagna e al progetto Sustem (acronimo per Sustainable European Mediterranean Food and Wines) col patrocinio di Regione Emilia-Romagna e Comune di Faenza, in collaborazione con AIS Romagna e Ascom Faenza.

Formula che vince non si cambia – commenta Ruenza Santandrea, Presidente del Consorzio – I giornalisti, provenienti da Norvegia, Danimarca, US, Svezia, Svizzera, Austria, UK, Olanda, Germania, Canada e Polonia hanno apprezzato il format che contempla degustazioni, seminari, abbinamenti cibo-vino e visite culturali. Vini ad Arte è stato inoltre l’occasione per presentare ufficialmente le 4 nuove sottozone che vanno ad aggiungersi alle 12 già esistenti.  Speriamo che quanto vissuto dai nostri ospiti in questi giorni possa aiutarli a comunicare meglio all’estero i nostri prodotti unici.”

Ma Vini ad Arte non finisce qui e rilancia con la giornata dedicata a operatori e appassionati che quest’anno si svolgerà il 26 settembre presso l’Autodromo di Imola.

CONSORZIO VINI DI ROMAGNA

Dal 1962 il Consorzio Vini di Romagna è una realtà associativa che riunisce 115 aziende vitivinicole, di cui 7 cantine cooperative, 5 imbottigliatori e 103 produttori vinificatori, per tutelare le produzioni di vini a Denominazione d’Origine Protetta e a Indicazione Geografica Protetta della Romagna. Opera da sempre per sostenere e promuovere la qualità dei vini, l’equilibrio dei prezzi e la valorizzazione del prodotto e del suo territorio. Oggi il Consorzio è protagonista della crescita enologica della Romagna, che ha raggiunto soprattutto negli ultimi anni livelli di eccellenza qualitativa con riconoscimenti suffragati da menzioni e premi in selezioni nazionali e internazionali. La Presidente è Ruenza Santandrea, originaria di Faenza, affiancata dal Direttore Filiberto Mazzanti e dai Vice Presidenti Scipione Giuliani (Poderi dal Nespoli di Civitella di Romagna) e Mauro Sirri (cantina Celli di Bertinoro), con il Consiglio d’Amministrazione a diciotto membri. Le denominazioni tutelate sono 1 DOCG, 5 DOC, 4 IGT: Romagna Albana DOCG, Romagna DOC – con le tipologie Sangiovese, Pagadebit, Cagnina, Bianco e Rosato Spumante -, Colli d’Imola DOC, Colli di Faenza DOC, Colli Romagna Centrale DOC, Colli di Rimini DOC, Rubicone IGT, Forlì IGT, Ravenna IGT, Sillaro IGT.

 Sustainable European Mediterranean Food & Wines Promotion of Agricultural Products (AGRIP MULTI) ai sensi del Reg (UE) N. 1144/2014

Il progetto SUSTEM (acronimo per Sustainable European Mediterranean Food and Wines) unisce tre associazioni di produttori agricoli provenienti da Italia e Grecia, fra cui Enoteca Regionale Emilia Romagna, che realizzeranno attività di promozione delle loro produzioni in Italia, Germania e Svezia. L’obiettivo principale del progetto è stimolare il consumo delle produzioni a più alto tasso di sostenibilità ambientale, compreso un consumo responsabile e moderato di vino, oltre che avvicinare sempre più gli stessi verso metodi di produzione più sostenibili. Le attività del progetto saranno finalizzate a incoraggiare la cultura della riduzione degli sprechi alimentari oltre che evidenziare come i metodi di produzione dei vini regionali contribuiscano alla tutela dell’ambiente e del paesaggio ed a contrastare gli attuali cambiamenti climatici.