A seguito della caduta di un ornamento della basilica di Santa Maria in Porto avvenuto durante la serata di lunedì 25 marzo a causa delle forti raffiche di vento fino a 110 Km/h, i vigili del fuoco erano andati a recuperare alcuni pezzi sul tetto che ancora gravavano pericolosamente sopra il sagrato.
Grazie all’ausilio di Azimut e della Sovrintendenza del Comune di Ravenna, che avevano messo a disposizione una piattaforma, era stato possibile fare alcune verifiche in merito alla sicurezza dei vari pinnacoli ornamentali della facciata e gli stessi vigili del fuoco si erano resi conto che il pinnacolo gemello a quello ormai caduto era pericolante.
Quindi sempre con l’ausilio di Azimut e della Sovrintendenza del Comune, si è deciso di mettere maggiormente in sicurezza la struttura della basilica nel pomeriggio di mercoledì 17 aprile, utilizzando autogru noleggiate, capaci di raggiungere altezze superiori ai 30 metri.
Nella fattispecie, per l’operazione nella mattinata di giovedì 18 aprile a Santa Maria in Porto, è stata creata una struttura con tubi innocenti e del legno al fine di salvaguardare l’ornamento pericolante, sollevandolo e rimuovendolo.
Il pinnacolo rimosso è stato quello raffigurante una fiaccola e posto sulla parte sinistra della basilica.
I Vigili del Fuoco hanno dovuto dividere i vari pezzi dell’ornamento al fine di agevolare i lavori di rimozione.
Si stima che la sola fiamma – appendice terminale dell’ornamento – pesi circa 90 kg. Il piatto su cui poggia la stessa fiamma ha un peso di circa 50 kg, mentre la colonna arriva a pesare un centinaio di chili.
Per non rischiare un crollo del pinnacolo nel momento in cui si sono svincolate le tre parti dal tetto della basilica, i Vigili del Fuoco hanno ancorato prima la parte inferiore, poi quella centrale e infine hanno rimosso prima di tutto l’appendice a forma di fiamma, per poi procedere alla rimozione del piatto, e infine di tutta la colonna.