Continua il percorso di avvicinamento del Comune di Faenza ad una nuova politica di urbanizzazione secondo i dettami della recente legge urbanistica regionale redatta per limitare il consumo del suolo, con l’obiettivo, nel lungo periodo, di privilegiare la qualità, i processi di rigenerazione urbana e le opere infrastrutturali di interesse pubblico. Un percorso che porterà all’Unione della Romagna Faentina diverse spese per favorire la formazione dei cosiddetti PUG, i piani urbanistici generali. Un lavoro che verrà in parte finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che ha destinato all’Unione manfreda 80 mila euro.
Il percorso verso la nuova politica di urbanizzazione non è però esente da attriti fra istituzioni e associazioni ambientaliste. La nuova legge regionale, che porrà un forte limite alle nuove costruzioni, infatti, prevede ancora diversi anni prima di arrivare ad un consumo di suolo ridotto. Realtà come Legambiente hanno quindi paura che, in attesa del blocco delle nuove costruzioni, a dispetto dei proclami, i Comuni continuino a favorire le espansioni urbane, nonostante la presenza di recenti edificazioni non ancora utilizzate. Per quanto riguarda il nostro territorio si parla di 1000 immobili destinati ad attività economiche e oltre 3500 unità abitative, ai quali si affiancano edifici di bassa qualità energetica e di alta vulnerabilità sismica, che potrebbero essere riqualificati. Gli interessi di privati, dei Comuni e delle associazioni sono oggi al centro di un percorso partecipativo che dovrebbe contribuire alla redazione dei nuovi piani.