Una gettata di vernice rossa in Piazza del Popolo, una grande macchia di sangue sotto la bandiera di Israele affissa sul palazzo del Comune di Faenza, accanto alla bandiera della pace, della Palestina e allo striscione “Cessate il fuoco ora”. Così Faenza si è svegliata questa mattina. Una serie di volantini sono stati affissi per le vie del centro storico per spiegare il gesto, ideato contro la decisione dell’amministrazione e del consiglio comunale di affiggere le tre bandiere e lo striscione uno accanto all’altra nel palazzo manfredo. Il 17 aprile scelto poiché considerato giornata in solidarietà ai prigionieri palestinesi.
“Non potete mettere la bandiera di Israele e quella della pace perché Israele è uno Stato coloniale, in cui vige apartheid, fatto di territori occupati illegalmente, uno Stato la cui economia si fonda sulla produzione ed esportazione di tecnologie militari e di sorveglianza (grazie anche alle collaborazioni con le nostre istituzioni accademiche, Unibo compresa”
“Non potete mettere la bandiera di Israele e quella della pace perché Gaza è sotto attacco da parte di Israele e dei suoi alleati da ben prima di ottobre 2023, soprattutto per il controllo di giacimenti di gas nelle acque di Gaza”
“Ci avete cresciuto a memoria di Olocausto, antifascismo e uscite scolastiche ad Auschwitz. Non staremo in silenzio mentre viene strumentalizzato il trauma della Shoah per legittimare un altro genocidio a cui assistiamo non solo impotenti, ma anche criminalizzati come antisemiti e terroristi ogni volta che diciamo: ‘Viva la libertà’ ”
Queste alcune delle frasi riportate nei volantini. La macchia di vernice rossa è stata ripulita in mattinata dagli operatori del comune faentino.