“Ci troviamo di fronte all’ennesimo esempio di assessore che esce dalla porta e rientra dalla finestra, in tipico stile Pd Ravenna.
É il caso di Elsa Giuseppina Signorino, Assessore alla cultura fino a poche settimane fa.
Avevamo già espresso i nostri dubbi in occasione dell’insediamento della Giunta del secondo mandato di de Pascale, sul fatto che il nuovo assessore Fabio Sbaraglia non avesse altra possibilità che continuare nel solco tracciato dalla Signorino.
L’influenza della Signorino all’interno del Pd e sul Sindaco de Pascale é preponderante: di conseguenza anche nell’ambito in cui lei da anni agisce indisturbata, nulla può mutare che lei non voglia.
É il caso della cultura ravennate, appunto.
La notizia che circolava già da un paio di mesi a Ravenna, ovvero quella della nascita dell’ennesima Fondazione per volontà del sindaco de Pascale con lo scopo non dichiarato di ridare un ruolo da vero Assessore alla Cultura alla Signorino e di mantenere la solita situazione, é ormai confermata.
La nuova fondazione che si preannuncia già come una nuova emorragia finanziaria per il bilancio comunale, dovrà inglobare Ravennantica (la fondazione con i bilanci delle attività eternamente in rosso), l’istituzione Classense, Palazzo Rasponi delle Teste, alcuni istituti culturali decentrati e probabilmente il Mar.
Un obiettivo che il neo rieletto de Pascale si é guardato bene dal rendere noto a tutti noi ravennati in campagna elettorale.
Di certo l’obiettivo della nuova Fondazione non è la ricerca di nuove forme di finanziamento, di ottimizzare la gestione della cultura e di eliminare le sacche di inefficienza, come vogliono far credere a Palazzo Merlato.
La motivazione, quella vera e mal celata, é di superare attraverso la creazione di un nuovo soggetto a cui erogare cospicui finanziamenti del bilancio comunale, l’empasse creato dalla costante necessità di Ravennantica di chiudere i suoi buchi di bilancio con soldi comunali.
É il gioco delle tre carte: si ridà di fatto, la gestione della cultura in mano alla Signorino e le si consente così di gestire direttamente le enormi risorse economiche elargite dal Comune, sfuggendo al controllo diretto del Consiglio Comunale.
Una manovra che pare stia passando sotto silenzio, con la certezza del Sindaco e della sua Giunta, che i Ravennati sono troppo impegnati a barcamenarsi in una situazione economica e sociale difficile, per prestare attenzione ai loro piani.
Il gruppo consiliare La Pigna-Città-Forese-Lidi si opporrà a questa nuova e vergognosa iniziativa del Sindaco de Pascale controllando la legittimità di ogni singolo provvedimento che sarà assunto, con la firma dei Dirigenti preposti, a favore della costituzione del nuovo soggetto, degli affidamenti economici e dell’assegnazione degli spazi. “