“É con stupore misto a rammarico che leggiamo di quanto accaduto poche sere fa ad una signora disabile intenzionata a salire su un autobus per rientrare a casa. Come é stato doverosamente reso noto dalla Fand, la signora non é stata fatta salire sul mezzo pubblico, poiché lo stesso era sprovvisto dell’apposita pedana di sollevamento. Solo la disponibilità di uno dei volontari della Fand, avvisata dalla signora, le ha permesso di rientrare al suo domicilio” afferma Veronica Verlicchi, Candidata Sindaco dell’Alleanza Civica La Pigna.
“Purtroppo non é la prima volta che ci troviamo di fronte a simili accadimenti. A febbraio 2020, fummo proprio noi a rendere pubblico un altro increscioso episodio, nel quale una signora disabile era stata vittima di un acceso alterco con un autista di Start Romagna, che non voleva farla salire sul suo mezzo sebbene provvisto della pedana di sollevamento” prosegue Verlicchi.
“La nostra denuncia scatenò un’intensa polemica, da cui noi stessi fummo travolti per il solo fatto di aver difeso la signora disabile, ma che fu utile a rivelare la matrice del problema: gli autisti di Start Romagna sono responsabili di eventuali infortuni e danni subiti dai passeggeri nel momento in cui sono impegnati a mettere in movimento la pedana. Insomma, la burocrazia e la responsabilità legale impedivano ai disabili di fruire di un servizio pubblico, sebbene predisposto. Considerando che il Comune di Ravenna é socio di Start Romagna, attraverso Ravenna Holding, riteniamo che esso abbia il dovere anche morale, di intervenire affinché il trasporto pubblico locale, sia a disposizione anche dei disabili residenti o turisti” dichiara Veronica Verlicchi.
“Non é concepibile che nel 2021, a distanza di 35 anni dall’entrata in vigore della legge per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ci si trovi ancora a leggere di episodi come quello accaduto l’altra sera. Così come non é concepibile che il nostro Comune abbia aspettato 3 decenni per elaborare il PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche), e che lo abbia fatto solo dopo che La Pigna ha diffidato Stefano Bonaccini e Michele de Pascale, notificando alla Procura, per le loro mancanze e la loro indifferenza. Da lì, l’arrugginita macchina comunale si é lentamente messa in moto e ha portato all’adozione del Peba di pochi mesi fa” prosegue Verlicchi.
“Nel frattempo però e per oltre 30 anni, non é stato garantito ai disabili ravennati e ai turisti, il diritto a muoversi in autonomia anche sul nostro territorio. Così come ancora oggi, la presenza di ostacoli,(segnaletica verticale piazzata in posizioni di intralcio, marciapiedi senza scivoli i con pendenze pericolose, ecc ecc), rappresenta un vero e proprio ostacolo per ipovedenti e persone con difficoltà/impedimenti della deambulazione. Per questo, già 2 anni fa, proponemmo all’amministrazione de Pascale di adottare un manuale di know-how per avere una linea comune su tutto il territorio comunale ed evitare la realizzazione di nuove barriere architettoniche. Manuale che viene utilizzato da altri Comuni, anche di sinistra. Ma non ci fu nulla da fare davanti al no granitico di de Pascale” afferma Veronica Verlicchi.
“Ed é proprio la mancanza di attenzione e di ascolto verso le problematiche dei disabili, che ha caratterizzato i 5 anni da Sindaco di Michele de Pascale. Mancanza testimoniata anche dalla conferenza stampa che nel 2018 la stessa Fand tenne insieme a noi de La Pigna, e che fu occasione per denunciare la totale assenza di collaborazione ed ascolto della Giunta de Pascale. Noi siamo fermamente convinti che temi così importanti, come appunto quello della disabilità, debbano essere prioritari per una Giunta comunale e scevri da strumentalizzazioni politiche che hanno l’unico effetto di coprire le proprie mancanze” continua Verlicchi.
“Eliminazione delle barriere architettoniche e allocazione annuali di risorse economiche comunali, per garantire la vivibilità del nostro territorio e sostegno alle persone disabili. Un capitolo estesamente importante nel nostro programma di governo di questa città, in netta contrapposizione con l’immobilismoche ha caratterizzato il regime PD a Ravenna” conclude Veronica Verlicchi.