Sono mesi, oramai, che assistiamo a quotidiane dimostrazioni del peggioramento del servizio di raccolta dei rifiuti a Ravenna, nei lidi e nel forese.
Il numero dei passaggi per lo svuotamento dei cassonetti è palesemente diminuito e gli stessi cassonetti sono stati oggetto di una “riorganizzazione”, come l’ha chiamata diplomaticamente Hera, che ha portato alla loro drastica riduzione.
Il risultato? Cassonetti stracolmi e rifiuti sparsi un po’ ovunque.
Per non parlare dell’annosa questione della raccolta dei rifiuti ingombranti che costringe molti cittadini a lunghe e stressanti odissee per riuscire a smaltire un frigorifero, un televisore ecc.
Succede, infatti, che dalla chiamata del cittadino, Hera comunichi mediamente dopo qualche giorno la data del ritiro che di solito richiede almeno 6 giorni. Accade, poi, che il fatidico giorno fissato per il ritiro questo non avvenga costringendo il cittadino a sollecitare Hera, mentre il rifiuto ingombrante staziona in strada.
Certo è che se anche il personale Hera che si occupa dello svuotamento dei cassonetti si facesse carico di segnalare la presenza di rifiuti ingombranti, ci sarebbero sicuramente un più efficiente monitoraggio del territorio ed una maggiore pulizia.
Va sottolineato che la riduzione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani e dei passaggi per il loro svuotamento, permette ad Hera di ridurre i costi del servizio con conseguente aumento dell’utile e del dividendo per il Comune di Ravenna.
Ed è proprio il dividendo di Hera l’unico interesse del Pd e di de Pascale.
Sulla del triste fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ingombranti, abbiamo discusso una nostra proposta per l’installazione delle così dette fototrappole mobili. Proposta che è stata votata all’unanimità durante l’ultima seduta del Consiglio comunale.
A questo punto, a De Pascale e alla sua Giunta non resta che attivarsi al più presto per acquistare ed installare le fototrappole.
Tornando all’inefficienza dei servizi Hera, va evidenziato come sia ormai assodata la mancata pulizia delle caditoie e come la quasi totalità risulti ostruita e quindi incapace di ricevere le acque piovane con conseguenze, spesso, disastrose.
Insomma, una situazione vergognosa che contribuisce pesantemente ad aumentare il già serio problema del degrado nel nostro Comune.
Ogni anno il nostro Sindaco Michele de Pascale fa approvare da Atersir, l’Agenzia regionale di cui è membro, l’aumento della Tari ma non si preoccupa di vigilare affinché il servizio di raccolta di Hera spa venga svolto in modo efficiente e puntuale.
Si preoccupa, invece, e anche molto, di mantenere saldo il poltronificio di Hera in cui sono sistemati ex assessori e consiglieri comunali del Pd ravennate.
Noi continuiamo a battere il chiodo perché anche nel Comune di Ravenna si adotti al più presto la “tariffa puntuale” (TARIP) che consente di determinare la tariffa da applicare in base al reale conferimento dei rifiuti indifferenziati e non su una stima forfaittaria, calcolata sempre in eccesso.
Questo stimolerebbe l’incremento della raccolta differenziata per la quale la nostra città è maglia nera in Regione e porterebbe ad una diminuzione della tassazione per i cittadini e per le imprese locali.
Una volta tanto, De Pascale smetta i panni di azionista di Hera e di dirigente del Pd e vesta quelli di Sindaco di Ravenna.
Alzi la voce con Hera spa e pretenda che il servizio di raccolta dei rifiuti, della pulitura delle caditoie, del ritiro dei rifiuti ingombranti e della raccolta delle foglie vengano svolti, finalmente, in modo adeguato, puntuale ed efficiente.
Tutti servizi già pagati profumatamente dai cittadini e dalle aziende ravennati attraverso la Tari; non si azzardi, quindi, a proporre un nuovo aumento per il 2019!