Il Comune di Ravenna oggi ha divulgato una nota alla stampa in cui comunicato avere ricevuto la notifica del l’interdittiva antimafia di messa dalla Prefettura di Salerno a carico del Consorzio Research, assegnatario dei lavori di realizzazione del nuovo Palazzetto dello Arti e dello Sport.
Si tratta della seconda tegola che cade sul progetti del nuovo palazzetto, dopo l’interdittiva arrivata circa 1 anno fa a carico della Passarelli spa, prima assegnataria dei lavori.
Sulle vicende modello “scatole cinesi” che si sono dipanate l’anno scorso sul progetto in questioni avevamo già avuto modo di portare a conoscenza dell’opinione pubblica vari passaggi a dir poco degni di chiarimenti, che avevano portato all’assegnazione dei lavori al Consorzio ravennate Cear per mezzo del Consorzio Research.
Sopratutto, a febbraio 2022 dopo la notizia degli arresti dei vertici del Consorzio Research per infiltrazioni mafiose, La Pigna ha immediatamente invitato il sindaco de Pascale a rescindere dal contratto con il Consorzio, per tutelare gli interessi del Comune di Ravenna.
Il sindaco, però, ha ignorato le nostre sollecitazioni sono ad arrivare, poco più di una settimana fa, a farsi fotografare tra le fondamenta del nuovo palazzetto con tanto di elmetto giallo da operaio, annunciando la fine dei lavori per il 2023.
L’aspettò grave che si aggiunge agli altri, è il fatto che l’interdittiva suddetta comporta l’immediata chiusura di tutti i cantieri in mano al Consorzio Research.
Ergo, io cantiere del nuovo palazzetto doveva già essere fermo da oggi, se non ancora nei giorni scorsi.
E invece, risulta che nella giornata di oggi sabato 16 aprile 2022 il cantiere è attivissimo come dimostra il video da noi girerò alle 16:00.
Tale situazione, apre a profili penali a carico del Consorzio Research appaltatore dei lavori.
Sollecitiamo per l’ennesima volta il sindaco de Pascale a fermare il cantiere e a recedere immediatamente dal contratto siglato con il Consorzio Research.
Perché la legalità non può essere solo una parola con la quale il sindaco e l’amministrazione si riempiono la bocca magari per fare la morale a qualche avversario politico.
La legalità deve essere la priorità assoluta dell’Ente comunale.
E per far luce sulle già citate vicende che hanno governato i vari passaggi di contratto, il gruppo consiliare de La Pigna continuerà il suo costante impegno chiedendo conto all’amministrazione comunale.