“In politica, si sa, chi vince comanda. E si spera lo faccia sempre nell’interesse comune, evitando al massimo le strumentalizzazioni sopratutto quando queste riguardano commemorazioni ed intitolazioni. Purtroppo a Ravenna, sotto questo aspetto i comportamenti virtuosi continuano a latitare, tant’è che in attesa di vedere finalmente adempiuta la volontà del Consiglio comunale ravennate di intitolare un luogo pubblico a Norma Cossetto, assistiamo alla commemorazione con tanto di strada dedicata ad uno dei simboli della sinistra locale” afferma Veronica Verlicchi, capogruppo La Pigna, Citta-Forese-Lidi.
“Cosa porti l’amministrazione comunale a guida Pd ad affrettare l’intitolazione ad un personaggio scomparso appena 13 anni fa e a temporeggiare, per non dire rallentare, quella alla memoria di una ragazza martire deceduta ormai 80 anni fa, é facile da desumere. Purtroppo. Davvero noi ci auguriamo che non sia una scelta dettata dalle solite ideologie politiche, che spesso permeano l’azione della nostra amministrazione tralasciando l’obiettivo del bene comune a favore di compiacimenti elettorali e/o partitici, ma tutto fa pensare che la cerimonia che si svolgerà in questi giorni per celebrare la memoria di Arrigo Boldrini, ricada in pieno nella casistica appena citata” continua Verlicchi.
“E francamente, in un contesto storico difficile in cui il Partito Democratico si fa portatore, solo apparentemente, di messaggi di unità popolare, di questo gesto non se ne sentiva proprio il bisogno. Sta di fatto che nella rossa Ravenna, Norma Cossetto, martire delle foibe la cui memoria é stata celebrata nel 2005 anche dall’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi che le ha conferito la medaglia al valor civile, resta ancora in attesa di un luogo che porti il suo nome, in barba alla decisione del consiglio comunale che a maggio di quest’anno ha accolto la nostra richiesta di celebrarne il ricordo. Già in passato, abbiamo avuto esempi di lungaggini ingiustificate nel rendere omaggio alla memoria di personaggi di caratura morale comprovata, ma con il difetto di non essere stati di sinistra. Come nel caso di Don Fuschini” afferma Verlicchi.
“A questo elenco sospettiamo si aggiungerà anche Mauro Dragoni, ex sindaco di Ravenna, per il quale La Pigna ha chiesto al Consiglio comunale il via libera ad un luogo pubblico che porti il suo nome. Lui si di sinistra, ma di quella sinistra visionaria e liberale tesa al bene della comunità che ai sinistri di oggi e di allora, non é mai piaciuta. E così anche una data come quella del 4 dicembre, che dovrebbe essere occasione di unità cittadina, si trasforma ancora una volta, in un’opportunità per chi ci amministra per piantare una bandierina di meritocrazia o presunto tale. É triste constatare che per chi guida la nostra città da 60 anni, esistano ancora defunti di seria A e di serie B” conclude Veronica Verlicchi.