Le difficoltà economiche della Setramar sono note da diversi anni, sebbene Setramar abbia potuto godere di evidenti benevolenze in termini di affidamenti da parte delle banche, che non hanno riservato uguale trattamento ad altre imprese.
Negli ultimi esercizi, relativi agli anni 2015 e 2016 presenta una perdita di 36 milioni di euro.
Ora che i nodi sono arrivati al pettine e la situazione è diventata insostenibile tanto da mettere a rischio la continuità aziendale, ecco che la proprietà di Setramar, cioè la famiglia Poggiali, cerca il “soccorso rosso” del Comune attraverso Sapir Spa (di cui il Comune é il principale azionista).
Sapore deve, quindi, farsi carico dell’acquisizione del terminal di Setramar e delle altre Società collegate.
La lista civica La Pigna da sempre sostiene che gli Enti pubblico debbano uscire dalla compagine sociale di Sapir, la quale svolge attività terminalistica e di stoccaggio merci che nulla hanno a che fare con la mission del Comune. Per questo, abbiamo presentato al Consiglio Comunale la proposta di fuoruscita del Comune, così da liberare risorse da investire sul territorio. Tutte puntualmente bocciate.
É ormai noto che la proprietà di Setramar, ovvero la famiglia Poggiali, sia vicina al Pd e all’attuale Sindaco de Pascale.
Giovanni Poggiali, uno dei figli del senior Giuseppe Poggiali, già Presidente della Banca Popolare di Ravenna (ora Bper), una delle maggiori banche esposte, ha fondato una lista civetta, Insieme per cambiare, che si è presentata alle elezioni comunali 2016 nella coalizione di centro sinistra ed a sostegno del Pd e dell’attuale Sindaco.
Ora, vista la richiesta di acquisire tutte le attività di famiglia nel porto di Ravenna, potrebbero cambiare il nome in Insieme per Acquistare.
Tornando alla questione iniziale, Setramar deve trovare una soluzione positiva per non disperdere il patrimonio e il know how acquisito e per mantenere i livelli occupazionali.
Suggeriamo alla famiglia Poggiali, che con Setramar vanta una piccola quota del capitale azionario di Sapir, di dare mandato ad un advisor che proceda all’individuazione di soggetti imprenditoriali interessati all’acquisto delle attività economiche.
Se Setramar e le altre Società della famiglia sono appetibili non vi sarà difficoltà a cederle.
Perché chiedere a Sapir allora?
Forse perché è più agevole definire condizioni di vendita con Sapir dato il fatto che Giovanni Poggiali é nella coalizione di governo con la sua lista civetta?
Se Sapir, grazie all’indispensabile approvazione da parte del Sindaco de Pascale e del
Pd, dovesse procedere all’acquisizione del Terminal Setramar e delle altre Società, ci troveremo di fronte ad una evidente porcata politica.
Sborsare dai 45 ai 50 milioni per il solo terminal é un insulto ai ravennati.
E’ chiaro che se venisse confermata la volontà del Pd Ravenna di togliere le castagne dal fuoco alla famiglia Poggiali, si potrebbe ancora con più forza il problema dell’uscita del Comune di Ravenna, attraverso Ravenna Holding, dal capitale azionario di Sapir spa.
Una cosa é certa: il sindaco Michele de Pascale ed il suo Pd in questi due anni non hanno messo in campo nessuna azione per aiutare le aziende private ed i commercianti in difficoltà ma si attivano subito quando questo difficoltà travolgono l’attività di uno dei loro!