Il Sindaco Michele de Pascale é ormai noto come un accumulatore seriale di incarichi.
Partitici, istituzionali, associativi: per lui non fanno differenza. L’importante é che non riguardino quello che in realtà sarebbe il suo incarico principale, quello per il quale é stato eletto dai Ravennati: fare il Sindaco di Ravenna.
In questi 3 anni di mandato, il buon de Pascale ha già dato numerose prove del suo disinteresse verso l’amministrazione della nostra città.
Ma un’ulteriore prova dell’allergia politica del cervese de Pascale verso la nostra città viene dalla verifica delle sue presenze alle riunioni di Giunta.
Quella stessa Giunta che lui, proprio in qualità di Sindaco, dovrebbe guidare e che invece lo vede molto spesso assente.
In particolare, dal 1 settembre 2018 a luglio 2019, tanto per fare un esempio, le riunioni della Giunta, che da norma di legge e da statuto devono essere presiedute dal Sindaco, hanno visto l’assenza di de Pascale al 40% delle sedute. 23 assenze su 60 riunioni. Un dato davvero preoccupante che però non ci sorprende visto che gli oltre 10 incarichi simultanei di de Pascale lo portano – troppo – spesso lontano dagli interessi di Ravenna.
In questo triste primato, lo segue a ruota Elsa Giuseppina Signorino, Assessore alla Cultura fanaticamente sostenuta dallo stesso de Pascale, con 20 assenze su 60 riunioni di Giunta.
Le problematiche che affliggono la nostra splendida città sono gravi e molteplici, purtroppo: la crisi dei piccoli negozi per la quale Ravenna ha recentemente guadagnato la prima posizione in Regione, Forese e Lidi in stato di abbandono, la crisi delle grandi cooperative e delle imprese del settore edilizio, delle grandi industrie, del porto, la perdita di un ingente numero di posti di lavoro, il brusco calo del flusso turistico, l’aumento esponenziale e costante di furti, rapine e spaccio, le condizioni disastrose delle strade e dei marciapiedi su tutto il nostro territorio, la mancanza di vie di collegamento da e per Ravenna.
Tutte problematiche che richiederebbero la massima concentrazione da parte di de Pascale e dei suoi Assessori, che invece si preoccupano di più di tagliare nastri e fare proclami sui giornali.
É evidente come de Pascale non sia in grado di governare questa città e di gestirne la macchina comunale. Naviga a vista, limitandosi ad intervenire sulle urgenze e pure in malo modo.
Manca totalmente di capacità di programmazione e di pianificazione degli interventi da realizzare.
Condizione che stimolerebbe la fiducia di investitore locali ed esterni alla nostra città.
Auspichiamo che almeno nei 2 anni che gli restano da qui alla fine del suo mandato, de Pascale cominci ad occuparsi in maniera seria delle esigenze di Ravenna e rinunci ai suoi molteplici incarichi. Ma se il suo interesse, al contrario , é solo quello dell’ascesa politica all’interno del Pd – non per niente viene definito già da tempo anche dalla stampa nazionale uno dei politici più in vista all’interno del Partito Democratico – allora si metta una mano sulla coscienza e rimetta l’incarico da Sindaco. Dia la possibilità ai ravennati di poter scegliere un altro governo della città, dopo i disastri della sua amministrazione e di quelle precedenti sempre a marchio Pd.