30/03/2018 – Ci era apparso davvero strano che nel comunicato stampa che annunciava le nuove nomine nei consigli di amministrazione delle Fondazioni culturali a partecipazione comunale e nelle Istituzioni Culturali, firmate dal Sindaco de Pascale, non fosse stato citato il nome del Consigliere di Amministrazione dimissionario che ne giustificava la sostituzione. La trasparenza avrebbe voluto che tale nome fosse stato reso noto ai ravennati. Dall’accesso agli atti, nel quale chiedevamo il rilascio dei curricula di tutti i soggetti che si erano candidati e i relativi provvedimenti di nomina del Sindaco per ciascun Ente, ho appreso che il Consigliere di Amministrazione dimissionario della Fondazione Ravennantica è proprio l’ex Presidente della stessa e attuale Assessore alla Cultura, Elsa Signorino. Non solo, ma nel provvedimento di nomina del nuovo Consigliere di Amministrazione della Fondazione Ravennantica, datato 20 marzo 2018, è specificato che Elsa Signorino aveva rassegnato le dimissioni già in data 30 giugno 2016. Per quale motivo il Sindaco de Pascale ha sottaciuto il nome del Consigliere dimissionario? E perchè ha provveduto alla sua sostituzione solamente 1 anno e 9 mesi dopo la lettera di dimisioni? Certo è che in tutto questo tempo Elsa Signorino ha continuato a partecipare ai Consigli di Amministrazione e ad amministrare la Fondazione, nonostante fosse dimissionaria, con l’aggravante di essere in palese ed enorme conflitto d’interessi da quando ha assunto anche l’incarico di Assessore alla Cultura. Conflitto d’interessi sempre negato dalla Signorino e da de Pascale in questi mesi di forti, pesanti e argomentate critiche sulla gestione della Fondazione Ravennatica. Allo stesso tempo hanno sottaciuto e nascosto ai ravennati le dimissioni presentate dalla Signorino in data 30 giugno 2016. Un fatto gravissimo, che evidenzia un’assoluta mancanza di trasparenza da parte del Sindaco de Pascale e della sua amministrazione. Nel frattempo, il contributo annuale del Comune di Ravenna alla Fondazione Ravennantica è passato da 270.000 euro del 2015 ai 600.000 euro del 2018. Addirittura la delibera della Giunta del 21 marzo 2017, presieduta da Elsa Signorino a causa dell’assenza di Sindaco e Vice Sindaco, delibera la quota associativa per un importo di € 400.000 per lo stesso anno in favore di Ravennantica, accogliendo la richiesta del Consiglio di Amministrazione della Fondazione. Da una parte, come amministratore della Fondazione la Signorino chiede i contributi al Comune, dall’altra in qualità di Assessore li delibera e poi come Amministratore della Fondazione li spende. Non solo, ma la mano pesante della Signorino sulle recenti nomine del Sindaco ha favorito la nomina al Mar della laureanda Maria Vittoria Baravelli, parente stretta del Sindaco Revisore della Fondazione Ravennatica, il commercialista Francesco Baravelli. La sostituzione, poi, della Signorino con la Sig.ra Claudia Zama all’interno del consiglio di amministrazione della Fondazione Ravennantica è quantomeno discutibile poiché la Zama non presenta nessuno dei titoli richiesti dallo Statuto per ricoprire tale ruolo. Ha, però, un “merito” che, a quanto pare, è sufficiente per essere nominati: essere membro del direttivo dell’Associazione Amici di Ravennantica, di cui fanno parte sia Elsa Signorino sia il Direttore della Fondazione, Sergio Fioravanti.