una mano e di farlo in fretta” .
Sono passati 361 giorni da allora e non si è vista nemmeno una delle tante mani che solo 12 mesi prima si stringevano e davano pacche sulle spalle ai Ravennati colpiti dal forrunale.
È così che ancora oggi, basta girare un po’ per la campagna savarrnese, per scorgere ancora cataste di rifiuti provenienti da frutteti, vigneti, campi ed abitazioni travolte dalla furia della tempesta.
Aiuti che difficilmente arriveranno nei prossimi mesi, dato che a causa delle dimissioni di Bonaccini che – come sappiamo ha preferito fuggire a Bruxelles – la Regione è totalmente concentrata sulle elezioni per il nuovo presidente dell’Emilia-Romagna.
Diverse settimane fa ho scritto ad Hera spa per chiedere un suo immediato intervento volto ad attivare la raccolta delle macerie di tutti gli immobili colpiti dal fortunale nel territorio della Provincia di Ravenna, evidenziando tra queste la drammatica situazione di Andrea Ricci Maccarini de Le Spighe di Alfonsine, con tanto di foto e video a testimonianza.
Dopo un maldestro tentativo di resistenza, Hera (che asseriva che le macerie di Maccarini fossero il prodotto della ristrutturazione della casa) si è dovuta piegare ed ha provveduto a rimuovere i rifiuti del fortunale.
Il 17 giugno scorso ho interpellato nuovamente i vertici di Hera spa, di cui è bene ricordarlo il comune di Ravenna è socio, per sollecitare la raccolta dei rifiuti del fortunale nella zona del Savarnese.
Si tratta prevalentemente di tralicci ad uso agricolo in gran parte utilizzati per la viticoltura e la frutticoltura, che sono tuttora accatastati presso le corti delle case rurali, ai margini dei campi e delle strade. Anche in questo caso, ho documetato il tutto con foto ed indirizzi precisi per agevolare l’intervento.
Ancora una volta Hera tenta di scaricarsi da qualsiasi responsabilità evidenziando, come si evince dalla risposta inviata al gruppo consiliare La Pigna, Città-Forese-Lidi, che i rifiuti in questione sono classificati come “Rifiuti speciali e non sono stati ricompresi nell’ordinanza n.123 del 27 luglio e prorogata negli effetti dell’ordinanza n. 7 del 25 gennaio 2024 entrambe a firma del Presidente PD Stefano Bonaccini”.
Tradotto: Hera attesta che l’ormai ex Presidente Pd dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ha messo nero su un bianco con una delibera appena pochi giorni dopo avere proferito le promesse di aiuti, che i rifiuti del fortunale non sono un problema della Regione ma solo e soltanto degli stessi Cittadini colpiti dal tornado.
Hera prosegue poi affermando che a seguito degli incontri tenutisi a Voltana il 26 ottobre 2023 e ad Alfonsine il 14 novembre 2023 – ai quali era presente la consigliera regionale PD Manuela Rontini e nei quali era stato evidenziato dai Cittadini intervenuti il problema dei rifiuti da fortunale – la stessa Rontini aveva confermato la volontà della Regione di stanziare fondi dedicati al fine di favorire la corretta gestione di tali rifiuti speciali.
Fondi mai stanziati però: la stessa Hera afferma che ad oggi questi provvedimenti annunciati e promessi dal PD non sono stati emanati.. Ed è così che i rifiuti resteranno proprio li dove sono e chissà per quanto tempo ancora.
E de Pascale che fa? Davanti ad un tale intollerabile situazione, l’assentrista sindaco di Ravenna, Presidente della Provincia e candidato a sostituire Bonaccini in Regione, fa finta di nulla.
Evidentemente anche lui come Bonaccini pensa che non siano affari suoi… Fino alla prossima falsa promessa.
Veronica Verlicchi
Capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi