E’ davvero preoccupante che Michele de Pascale utilizzi la sua carica di Sindaco di Ravenna per sostenere la battaglia del Partito Democratico in favore dei clandestini.
Egli continua a scambiare il Comune di Ravenna con un circolo del Partito Democratico.
Evidentemente, dopo 3 anni di incarico, non si é ancora reso conto che essere il Sindaco di tutti i ravennati non è come essere il segretario provinciale del PD.
Ha accumulato talmente tanti ruoli che spesso si confonde. Ne é una testimonianza, l’ennesima, l’appello che de Pascale ha rivolto ieri ai ravennati. Appello lanciato in qualità di Sindaco che chiede ai suoi cittadini di sostenere, con proprie donazioni, l’attività della nave Mediterranea che monitora il flusso dei clandestini nel Mediterraneo e che tra i suoi compiti annovera anche quello del salvataggio degli stessi.
Va ricordato a de Pascale che coloro i quali attraversano il Mediterraneo non sono migranti bensi clandestini.
I migranti arrivano in Italia con regolare visto d’ingresso e con documenti validi e in regola.
Peraltro, nella decisione di aderire a questa iniziativa, presa illegittimamente a nome del Comune di Ravenna, non è stato volutamente coinvolto il Consiglio Comunale che conseguentemente ne è stato tenuto all’oscuro.
Non é la prima volta che de Pascale utilizza la sua carica di Sindaco di Ravenna per sostenere iniziative del Pd.
Basti ricordare il triste flash-mob a sostegno dell’iniziativa “Porti aperti” dello scorso giugno.
Manifestazione, peraltro, in palese contrasto con le decisioni dell’attuale Governo alle quali, é bene dirlo, de Pascale dovrebbe attenersi in virtù della carica istituzionale che ricopre.
Ma torniamo all’appello a favore della Meditteranea, che nasconde retroscena che é bene portare alla luce.
Le ONG che operano nel Mediterraneo favoriscono i flussi dell’immigrazione clandestina e si mettono volutamente in netta contrapposizione col Governo Italiano, che ha disposto la chiusura dei porti a tali navi impedendo lo sbarco dei clandestini. Nei fatti, de Pascale si mette di nuovo in palese contrasto col Governo Italiano affiancandosi ai Sindaci “dissidenti”.
Il nucleo promotore della nave Mediterranea é composto fra gli altri da Arci, ente collaterale al Partito Democratico, dall’associazione YaBasta e da Sea-Watch, l’Ong che recentemente ha prelevato clandestini in una zona vicina alle coste tunisine e, anziché riportarli nel porto tunisino ha fatto rotta verso l’Italia sfidando, sulla pelle dei clandestini, politicamente il Governo Italiano.
É evidente che l’appello del Sindaco di Ravenna costituisca un utilizzo colposo e a fini partitici della carica ricoperta, allo scopo di indurre i Ravennati a sostenere le posizioni espresse dal Partito Democratico, attraverso donazioni a favore di una ONG in cui partecipa il Pd stesso attraverso Arci.
Per chiarire questo episodio che noi riteniamo gravissimo, ho depositato un Question time al quale, mi auguro, il Sindaco non si sottrarrà di rispondere nel Consiglio comunale di Martedì prossimo.
All’accumulatore seriale di incarichi, che lo assorbono tanto da non riuscire ad occuparsi dei tanti problemi della città in cui é stato eletto e dei suoi cittadini, ricordiamo che sono i ravennati a pagare la sua l’indennità di Sindaco per complessivi € 64.344 annui, oltre al rimborso al Pd di Ravenna dei suoi contributi previdenziali e del suo TFR per un totale di 16.000 euro.
De Pascale si occupi dei ravennati che hanno perso il lavoro o che faticano a trovarlo, dei disabili e dell’abbattimento delle barriere architettoniche, dell’apertura della E45 e della Ravegnana, della realizzazione della Ravegnana bis e delle varianti di Fosso Ghiaia e Mezzano, del sostegno alle imprese, dell’escavo del canale Candiano e del salvataggio della Pialassa Piomboni, della sistemazione di strade, marciapiedi e aree verdi della città, del forese e dei lidi,di garantire la sicurezza ai cittadini e di diminuire i costi dei servizi e delle tasse comunali a cominciare dalla Tari.
Si occupi di Ravenna, finalmente, non dei clandestini e del suo amato Pd!