“L’Assessore PD Del Conte ha inviato, tramite raccomandata, pochi giorni fa, ad alcuni proprietari di case sparse una lettera con relativa documentazione di Hera S.p.A., nella quale proponeva loro di accollarsi 29.000 euro per coprire il costo relativo all’estensione della rete idrica.
Una sorta di sconto, rispetto ai 40.000 euro proposti in precedenza sempre dall’Assessore Del Conte agli stessi proprietari a fine 2023, sia tramite raccomandata che attraverso uno specifico incontro nel quale aveva dato l’ultimatum.
Un ultimatum, quello della Del Conte: o aderite all’accollamento dei 40.000 euro o rimarrete senza acqua pubblica.
La proposta di pochi giorni fa, relativa ai 29.000 euro per l’estensione della rete idrica alle case interessate, esplicita chiaramente che la potabilità dell’acqua non può essere garantita a causa di una riduzione dell’estensione della rete idrica.
Davvero pazzesco.
L’Assessore Del Conte, che parla a nome del PD, ha davvero una bella faccia tosta nel rivendicare meriti che non ha.
Piuttosto, la Del Conte, si dia da fare, dopo aver dormito per anni, a far coprire il restante 30% del costo non coperto da Atersir, attraverso risorse del bilancio comunale e/o di Ravenna Holding S.p.A., società controllata dal Comune di Ravenna, proprietaria della rete idrica comunale.
Ravenna Holding riceve ogni anno da Hera S.p.A., che ne ha la concessione, oltre 3 milioni di euro per la manutenzione e l’estensione della rete idrica comunale.
Il Regolamento per l’estensione di Atersir fu modificato per la prima volta pochi anni fa dal consigliere regionale di Rete Civica Marco Mastacchi, su sollecitazione de La Pigna.
Tale modifica aveva consentito ad Atersir di coprire per il 50% il costo dell’intervento preventivato da Hera S.p.A.
A questo proposito, l’Assessore Del Conte aveva fatto bocciare le mozioni de La Pigna che chiedevano di far coprire il restante 50% del contributo dal Comune di Ravenna e/o da Ravenna Holding.
Stessa mozione, proposta dai 3 consiglieri in quota La Pigna, fu bocciata dal Consiglio Territoriale a maggioranza PD dell’area di San Pietro in Vincoli con una motivazione grottesca: il governo Meloni non dà le risorse. La sera della seduta del Consiglio Territoriale, l’allora Sindaco de Pascale era a San Pietro in Vincoli alla Festa dello Sport, a testimoniare l’assoluto disinteresse al problema.
Risulta agli atti che il Comune di Ravenna abbia partecipato al bando di Atersir scadente dapprima a gennaio 2023, integrando poi l’istanza qualche mese dopo la scadenza, indicando solamente alcune case sparse, per lo più di San Pietro in Vincoli e delle Ville Unite, senza neppure interpellare i relativi proprietari, che sono rimasti basiti dopo aver appreso la notizia.
Il bando Atersir, giustamente, prevedeva che ogni Comune dovesse pubblicare un avviso pubblico per la manifestazione di interesse da parte dei privati, al fine di cogliere l’opportunità di poter eventualmente contare sul contributo del 50% per l’abbattimento dei costi.
Facendo così, l’amministrazione PD e l’Assessore Del Conte hanno volutamente lasciato fuori la stragrande maggioranza delle centinaia di famiglie proprietarie delle case sparse, che sono prive dell’acqua pubblica da oltre 40 anni e che sono rimaste ignare di questa eventuale possibilità.
Sempre il PD e l’Assessore Del Conte fanno bocciare nel 2024 la mozione de La Pigna che chiedeva di stanziare nel bilancio di previsione 2024 le risorse economiche per coprire il restante 50% dei costi dell’estensione della rete idrica non coperto dal contributo Atersir.
L’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale fu proposto pochi giorni prima della seduta del Consiglio Comunale dal PD per arginare e far bocciare le mozioni de La Pigna, che chiedevano la copertura del costo dell’estensione della rete idrica da parte del Comune di Ravenna e/o di Ravenna Holding.
Il gruppo consiliare La Pigna fece inserire questa proposta come condizione per votarlo.
Questi sono i fatti, tutti riscontrabili dagli atti e dalle comunicazioni comunali.”