Mancano appena 2 anni al settimo centenario della morte del Sommo Poeta, Dante Alighieri; il 2021, rappresenta, indiscutibilmente, una preziosa occasione di rilancio turistico ed economico.
Ma il Sindaco de Pascale pare proprio non essersene accorto tant’è che continua a dormire sonni tranquilli.
Ad oggi, infatti, si concentra sulla costituzione del comitato antifascista e sui flash mob “porti aperti” senza preoccuparsi minimamente delle imminenti scadenze per l’organizzazione delle celebrazioni per l’anniversario della morte di Dante Alighieri. Lui, che é Sindaco della città che ne custodisce le spoglie.
Al momento, l’unico sforzo perpetrato dalla giusta de Pascale é la firma del protocollo d’intesa con la Regione Emilia Romagna che, nelle intenzioni, doveva definire un piano strategico a valenza internazionale nonché la sua promozione. Ad un anno dalla firma non si é ancora visto nulla.
Anche della tanto decantata riqualificazione di Piazza Caduti e della rivoluzione della zona dantesca, annunciate da de Pascale a marzo 2017, non vi è alcuna traccia.
Nel frattempo, Verona, città di Romeo e Giulietta, individuata quale sede delle celebrazioni dantesche dal Ministero dei Beni Culturali assieme a Ravenna e Firenze, si è già attivata.
L’amministrazione locale, infatti, ha istituito un Comitato, annunciato accordi con enti pubblici e privati, progettato mostre conferenze e visite guidate nei luoghi danteschi della città scaligera.
Per non parlare della concorrenza spietata di Forlì, che pur non essendo presente nel Comitato Nazionale, sta investendo molto per attrarre turisti ed estimatori di Dante Alighieri per le celebrazioni del 2021.
E Ravenna? Dorme, come sempre. accumulando ritardi nella programmazione, nella definizione degli eventi, nella realizzazione degli accordi, nell’individuazione delle risorse per sostenere i progetti e gli investimenti.
Nel Comitato Nazionale per le celebrazioni dantesche figurano i 3 Sindaci delle città di Ravenna, Firenze e Verona. Dei 12 esperti dantisti ben 2 sono di Firenze ma nessuno di Ravenna, nonostante la nostra città vanti personalità di grande valore accademico quali il Prof. Alfredo Cottignoli o la Prof.ssa Sebastiana Nobili.
Un Comitato che, di fatto, sposta gli equilibri a favore della città natale di Dante anche per l’ulteriore presenza nel Comitato di Gabriella Farsi, dirigente della Direzione Cultura e Sport del Comune di Firenze.
Al fine di stimolare la nostra amministrazione e a recuperare, almeno in parte, i ritardi del Sindaco de Pascale, ho presentato un ordine del giorno che chiede, fra l’altro, di sollecitare il Ministro perché raddoppi le risorse a disposizione per le Celebrazioni (ora ammontanti a soli 1.150.000) e a far entrare nel Comitato Nazionale almeno 2 esperti dantisti provenienti da Ravenna. Nel dispositivo si chiede, inoltre, al Sindaco di istituire, al più presto, un Comitato Dantesco Ravennate con funzioni di guida per la realizzazione delle iniziative ravennati del 2021.
De Pascale ha annunciato che a giorni verranno presentate le linee d’indirizzo per le celebrazioni del 2021, il che significa che lo vedremo mettere in pratica il peggiore degli esercizi politici: fare tante chiacchiere per nascondere le proprie mancanze.