L'alluvione di settembre a Lugo

“Continuano a imperversare nelle bettole dei social le bugie sulle cause dell’alluvione soprattutto da parte di chi nega, di fronte all’evidenza, la crisi climatica.
Eventi che si presentavano ogni 200 o 500 anni ora colpiscono ogni qualche mese.
Fa comodo individuare falsi bersagli, come le nutrie e la vegetazione e nei Verdi il capro espiatorio”. A dichiararlo sono Maria Pia Galletti e Gabriele Serantoni di Verdi-Europa Verde Lugo

“In realtà le rotture sono avvenute per lo più presso ponti bassi e dove i fiumi sono stati raddrizzati artificialmente, abbandonando le anse per guadagnare terreno.
Anche il taglio a raso di tutta la vegetazione, non solo quella in alveo ma quella riparia, ha indebolito gli argini e aumentato potenza e velocità della corrente.
Mentre sostengono da sempre le energie rinnovabili e l’abbandono di quelle fossili per contrastare l’emergenza climatica, i Verdi si sono battuti da anni per le casse di espansione del Senio a Castel Bolognese”.

A Lugo nel programma condiviso con il centrosinistra è previsto il raddoppio dell’area del parco Golfera e la costruzione di un’ampia area di laminazione a protezione di Madonna delle Stuoie. Area acquistata dal Comune.
“Ora Commissario e Governo mettano i fondi per la realizzazione di queste opere”.

“Occorre inoltre, come concordato con il candidato De Pascale, riformare profondamente la gestione dei bacini fluviali, oggi spezzettati tra province e vari enti, costituendo vere autorità di bacino.
Solo così si potrà davvero ridare spazio ai fiumi, unico modo per aumentare la sicurezza.
Paride Antolini, presidente geologi Emilia Romagna, sostiene che bisogna: ristrutturare il territorio per mettere al sicuro la Romagna; mettere in atto quando servono le delocalizzazioni dei fabbricati; abbattere e rifare i ponti quanto troppo bassi e spostare gli argini dove serve.
I fiumi non sono canali, rivedere le golene, ampliarle, ridisegnare gli argini, spostare gli insediamenti”