“Ci risiamo, il Consiglio Comunale di Ravenna continua a propagandare la transizione ecologica per spingere nella direzione delle nuove estrazioni di metano.
Già nel marzo scorso era stata votata una mozione presentata dalle forze politiche del centrosinistra, tutte, e votata da tutta la destra, con il solo voto contrario del M5S con la quale si esprimeva l’assenso nei confronti delle nuove estrazioni di gas metano in Adriatico.
Evidentemente non bastava.
E allora Fratelli d’Italia ha pensato bene di portare in votazione una nuova mozione, poi sottoscritta PD, PRI, Lista De Pascale, Forza Italia, Viva Ravenna, Lega Salvini, La Pigna e Lista per Ravenna. Manca solamente la firma di Ravenna Coraggiosa, partito che si proclama ambientalista, ma che comunque in Consiglio Comunale deve aver perso il coraggio, dato che alla fine ha votato a favore. Da registrare ancora una volta il voto contrario del M5S. Almeno quello!
Ma cosa dice questa nuova mozione?
Dalle premesse parrebbe una mozione ultra ambientalista. Si citano i cambiamenti climatici, l’Accordo di Parigi sul contenimento del riscaldamento globale, gli obiettivi dell’UE di ridurre le emissioni di CO2, si sostengono i progetti di eolico e fotovoltaico offshore, bla, bla, bla.
E poi si viene al dunque.
Si chiede infatti al Sindaco di Ravenna e alla Giunta di farsi parte attiva affinché l’Italia incrementi l’attuale produzione di gas nazionale estraendo nell’alto Adriatico.
Non importa se ci troviamo a vivere la più grave crisi idrica degli ultimi 70 anni (almeno) che certifica una volta di più che i cambiamenti climatici non sono un rischio per il futuro, ma sono già un problema del presente. L’importante è estrarre il gas ravennate. Anche se l’obiettivo dovrebbe essere usare meno combustibili fossili, non di più!
Ma se è possibile capire la coerenza della destra o del PRI, che sostengono da sempre queste posizioni e se ormai abbiamo fatto il callo alle mille sfaccettature del PD, che a Livorno si pone contro i rigassificatori e a Ravenna li chiama a gran voce, chi è privo di vergogna è Ravenna Coraggiosa che evidentemente non considera un incidente di percorso la votazione del marzo scorso, ma, anzi, prosegue nel suo percorso di sfruttamento dei temi ambientali per sostenere le solite politiche fossili.”