“Leggiamo dell’iniziativa di un folto gruppo spontaneo di cittadini volta a richiedere, tramite una petizione, che vengano rivisti gli obiettivi urbanistici che vincolano l’area CMC in via Trieste presso la Darsena di Città” afferma Italia Nostra, sezione di Ravenna.
“Il gruppo “Ravenna può”, attivo sul social “Facebook”, “invita i cittadini di Ravenna ad attivarsi per evitare che l’area CMC, in vendita, diventi oggetto dell’ennesima speculazione edilizia”.
Scrive il gruppo: “Crediamo che Ravenna disponga di un patrimonio storico, architettonico, culturale, ambientale, balneare e, in una sola parola, turistico, che la rendono unica al mondo e che davvero potrebbe diventare meta dei sogni di ogni turista. Non solo: la Darsena potrebbe essere destinata, per sua natura, a divenire un quartiere accogliente, moderno, inclusivo, attento alle esigenze della popolazione più giovane ed anche, perché no, ai disagi che molto spesso popolano le anonime periferie, le aree post industriali, i quartieri multietnici. Ciò però comporta la valorizzazione delle risorse disponibili e non la loro devastazione attraverso progetti che, forse, sull’immediato sono redditizi per qualcuno, ma alla lunga penalizzano l’intera comunità”.
Come non concordare? Abbiamo ancora negli occhi l’ultimo trasbordatore di banchina, distrutto in un weekend di luglio del 2015, grazie ad una perizia, avallata dal Comune, a dir poco discutibile” prosegue Italia Nostra.
“Quanti, amministratori compresi, nel guardare ora le banchine completamente spoglie e che si cerca di riattrezzare con le passerelle, si mangiano le mani? Chi ora comprende quale valore aggiunto avrebbe potuto dare alle banchine la presenza almeno dell’ultimo trasbordatore, abbattuto senza senno e senza pietà? Prima che sia troppo tardi e che ogni testimonianza di questo quartiere così speciale sia cancellata, si ascoltino i cittadini e si valuti con attenzione le loro richiesta a cui, come Italia Nostra, non possiamo che dare pieno appoggio. A tal proposito, sulla scia di quanto predisposto, stando ai media, dall’associazione Gruppo d’Intevento Giuridico, abbiamo anche noi inoltrato istanza alla Soprintendenza di Ravenna affinché valuti la predisposizione dell’avvio del procedimento dell’interesse culturale per l’edificio storico della CMC, risalente al 1938” afferma Italia Nostra, sezione di Ravenna.
“Un pezzo di storia della nostra città che non può essere cancellato o manomesso, e che, con il contiguo magazzino ex Sir, potrebbe costituire un unicum eccezionale ed una vera risorsa, anche economica, di livello internazionale per il rilancio e la riqualificazione della Darsena. Soprintendenza che ringraziamo vivamente per aver predisposto analogo provvedimento per il magazzino ligneo ex Montecatini in sinistra Candiano” conclude Italia Nostra.