Conclusa con successo la sperimentazione di Veloterapia dal nome PRONTI A SALPARE , progetto sperimentale realizzato dalla collaborazione tra Marinando Ravenna, l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare – FIMR e la pubblica assistenza Paolina di Imola.
Tra qualche mese verranno presentati ufficialmente i dati rilevati da questo progetto che potrebbe aprire lo sguardo verso nuovi approcci per affrontare patologie e malattie rare.
Lunedi 27 Ravenna ha ospitato 8 pazienti selezionati a livello nazionale per essere imbarcati con l’obiettivo di confermare i benefici della vela . L’iniziativa ha voluto studiare questa pratica sportiva fortemente aggregativa e immersiva e se può essere individuata come ergoterapia per pazienti con malattie rare muscoloscheletriche.

Gli 8 partecipanti di età adolescenziale sono 4 ragazzi e 4 ragazze con patologie rare dell’apparato muscoloscheletrico che hanno come conseguenze dirette : fragilità, deformità e limitazioni funzionali.

I ragazzi sono stati accolti in due imbarcazioni con staff tecnico, e volontari , affrontando un programma articolato con attività in mare e di team building sotto stretto monitoraggio.
Dopo l’acquisizione molto veloce delle capacità tecniche di gestione dell’imbarcazione, il confronto e la relazione ha sviluppato una forte energia e sinergia di gruppo e capacità di relazione oltre alla capacità di fare squadra.
Aspetti umani essenziali soprattutto a questa età che rappresentano un motore per fronteggiare anche il “ mare “ con le onde più alte.

Sante Ghirardi, presidente di Marinando, presente in prima linea e sempre al timone, ha stimolato i ragazzi a mettersi alla prova lavorando sulla loro autostima e con ironia, gioco e determinazione ha potuto portare a segno gli obiettivi individuati dal Prof Sangiorgi del Rizzoli, promotore di tutto questo progetto.
“Ringraziamo : Gaia ( 12 anni), Paolo ( 17 anni), Giulia ( 13 anni), Francesco (12 anni), Martina ( 13 anni), Massimo (14 anni), Alessia (12 anni), Patrizio (18 anni). I giovani partecipanti hanno accettato la sfida pur non avendo mai avuto esperienze in mare ( eccetto Patrizio che studia all’istituto tecnico nautico di Brindisi) e non sapendo nulla l’uno dell’altro e del programma che li aspettava. Una sfida che ha prodotto non solo una conoscenza più approfondita di certe patologie e l’uso di innovative terapie sperimentali , ma ha realizzato quella che è oggi più che mai la necessità che più affligge gli adolescenti di oggi indipendentemente dallo stato di salute : l’amicizia
Esistono medicine invisibili che ci offre la natura, chiamate mare e vento, esistono valori che migliorano il nostro essere e la qualità del nostro tempo e li possiamo trovare in una farmacia speciale che è nel confronto con gli altri sulle cose concrete del vivere”.
“Questi giovani marinai sono stati ospitati dallo skipper e chef Massimo Bottura presso Palazzo Manzoni, un grande “inboccalupo” a tutti. Oggi lasciano Ravenna arricchendo il cuore di chi ha potuto operare con loro in queste giornate”.

Presenti alla chiusura del progetto, oltre al Professor Sangiorgi e la dottoressa psicologa Manila Boarini , la Professoressa Lisa Berti primario della SC Medicina Fisica Riabilitativa del Rizzoli nonché direttrice della scuola di Medicina fisica e riabilitativa dell’UNIBO, i Dottori Gianluca Festuccia, Pietro Garnum e L’ing. Biomedico Giacomo Villa, i quali hanno eseguito il feedback progettuale.

“Un ringraziamento a tutti i volontari e ai professionisti che hanno supportato il progetto tra cui la Dottoressa Giuseppina Farella dello IOR”.

L’appuntamento ufficiale per la chiusura del progetto è fine estate, ma il primo feedback verrà presentato a fine mese a Roma al Ministero della Salute dal Professor Sangiorgi grazie al report video e fotografico realizzato a bordo delle imbarcazioni .