Settimana intensa per la flotta di settanta Dinghy che si sono sfidati nelle acque di Marina di Ravenna per l’ottantasettesimo Campionato Italiano.
Il vincitore è il veneziano Giovanni Boem del Diporto Velico Veneziano su Essemmelle. Ha regatato sempre ad alto livello, con la vittoria della ultima prova e due secondi posti ha battuto di un solo punto Vittorio D’Albertas del Circolo Velico Santa Margherita Ligure su Behemoth. Vittorio ha vinto gli ultimi tre campionati e ha regatato sempre con grande vigore, uscendo da situazioni complesse. Al terzo posto Filippo Maria Jannello, anche lui di Santa Margherita, su Cicci.
Il titolo legni va ancora una volta ad Alberto Patrone che chiude quarto in classifica generale a ridosso delle barche più moderne e competitive. La sfida al femminile vede protagonista Maria Elena Balestrieri che chiude al trentaquattresimo posto. Una menzione particolare per l’equipaggio di Yoichi Komori e Tetsuro Suganuma, unico a sfruttare la regola che consente di regatare in coppia, che hanno chiuso al 56esimo posto, felici di partecipare e vedere un pezzo d’Italia particolare.
Dice Francesca Lodigiani segretario della classe Dinghy: “E’ stato un ottimo campionato con condizioni impegnative. Il titolo con la vittoria di Giovanni Boem che prende il testimone da Vittorio D’Albertas vincitore delle ultime tre edizioni va a Venezia premiando una flotta adriatica molto dinamica. Ringrazio il Circolo Velico Ravennate per la organizzazione davvero professionale”.
“I Dinghy sono uno spettacolo che testimonia forse più di altri dove si trova un approccio professionale la passione dei velisti dove il fair play, l’amicizia hanno un valore – dichiara Antonio Vettese responsabile della Comunicazione del Circolo Velico Ravennate – Gli skipper di tutte le età che hanno animato i pontili del Circolo Velico sono un esempio che dovremmo ri-scoprire per diffondere la passione per lo sport della vela”.
Il Campionato Italiano si conclude dopo sei prove disputate in condizioni meteo molto diverse: sono stati infatti tre giorni intensi sia a terra che in mare. Il primo giorno temporali e bonaccia hanno impedito le regate. Ma sia nel secondo che nel terzo è stato possibile disputare tre prove per giornata assicurando ai concorrenti una classifica combattuta e ricca di colpi di scena. Molto diverse le condizioni del vento e della corrente, che in una giornata ha sorpreso la flotta per la sua intensità.