Pietro Vandini, in passato candidato sindaco del Movimento 5 Stelle e consigliere comunale sempre fra le file dei pentastellati, da tempo uscito dalla formazione ravennate in aperto contrasto con il gruppo bizantino e con la linea nazionale dello stesso Movimento, “entra a gamba tesa” sulla possibile futura alleanza fra il Partito Democratico e i 5 Stelle. Dopo l’esperienza positiva di Faenza, infatti, sta prendendo sempre più piede anche a Ravenna, in vista delle amministrative del prossimo anno, un’alleanza sulla falsa riga del governo nazionale.
“Ritengo che la scelta dei partecipanti alla coalizione, soprattutto in una piazza priva di bagarre politica come Ravenna – la forza della maggioranza è tanto importante da rendere la prossima competizione politica cittadina priva di tensione, tensione invece estremamente presente in quella opposizione squarciata e senza la capacità di proporre un’alternativa degna di essere presa in considerazione – debba essere improntata sulle teste, sulle idee, sul buonsenso e soprattutto sul coraggio: coraggio di cambiare, coraggio di optare scelte sfidanti in favore del nostro territorio, il coraggio di mettere in discussione i gangli della politica nazionale” sottolinea Vandini, oggi coordinatore di Italia in Comune per il territorio di Ravenna “Gli obiettivi devono essere importanti e per raggiungerli ci vuole la capacità di amministrare, ci vogliono cuore e competenza, non slogan. Questo genere di apertura segue questi dogmi? O si limita semplicemente alla mera conta dei voti?” chiede Vandini che, con Italia in Comune, potrebbe far parte anch’egli della coalizione a sostegno di Michele de Pascale come avvenuto per le elezioni regionali dell’Emilia-Romagna quando lo stesso Vandini era candidato nella lista civica a sostegno di Stefano Bonaccini.
“Gli alleati che si stanno scegliendo sono davvero in grado di fornire freschezza ed idee o ci apprestiamo all’ennesima recita di personaggi distruttivi che fanno della denuncia fine a sé stessa il loro cavallo di battaglia?” afferma Vandini con un poco velato riferimento ad alcuni dei vecchi compagni del Movimento 5 Stelle
“Mi auguro sinceramente che il sindaco de Pascale rifletta attentamente sull’opportunità di fornire al Movimento 5 Stelle l’ultimo appiglio per non sparire definitivamente, poiché il prezzo da pagare potrebbe essere davvero caro. Per tutti noi”.