Aggiornamenti sulla situazione di Valle Mandriole da parte del Parco del Delta del Po dopo lo svuotamento della valle indetto durante l’estate per far fronte ai primi casi di botulismo riscontrati in alcuni volatili.
A partire da settembre è iniziata la ricarica, utilizzando il sifone che sottopassa il fiume Lamone e immette in Valle Mandriole l’acqua che scorre nei canali circondariali di Punte Alberete. “L’afflusso non è rapido, per ragione legate alla poca differenza tra i livelli idrici dei due lati del fiume, ma procede in maniera regolare e costante, al ritmo di due centimetri al giorno” spiega in una nota stampa il direttore del parco Massimiliano Costa.
“Le acque basse di questi giorni, che hanno destato preoccupazioni, sono più sicure di acque leggermente più elevate, poiché lo scambio di ossigeno con il fondale avviene più facilmente. Le basse temperature notturne, poi, oltre a prevenire direttamente lo sviluppo del botulino, permettono, anche in presenza di livelli eventualmente più elevati, uno scambio tra le acque di superficie e quelle più profondità, poiché l’acqua, raffreddandosi, si appesantisce e scende sul fono, portando con sé l’ossigeno.
La situazione è sotto controllo e anche un circostanziato monitoraggio svolto nella mattinata del 23 settembre 2022 dalla Polizia Locale del Comune di Ravenna, assieme alle Guardie Ecologiche di Ravenna ed in accordo con l’Ente Parco, ha permesso di verificare la totale assenza di uccelli acquatici in difficoltà nell’intero bacino palustre, grazie all’utilizzo di un drone ad elevata tecnologia, dotato di videocamere ad alta definizione, manovrato da personale specializzato delle Guardie Ecologiche”.
Infine, il Comune di Ravenna e l’Ente Parco stanno predisponendo un nuovo progetto da candidare ai bandi di finanziamento europei LIFE Climate Change 2022, per costruire una nuova condotta idrica dal fiume Lamone a Valle Mandriole, sul lato settentrionale del corso d’acqua, che possa rifornire direttamente e copiosamente la palude.