“Il cerchiobottismo non paga. Apprendiamo che, sull’incredibile vicenda della riduzione delle consegne di vaccini da parte di Pfizer, Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, ha intrattenuto una video call con due ministri su cui molto ci sarebbe da ridire, Boccia e Speranza, e con il commissario straordinario Arcuri, al centro di errori, ritardi e ripetute clamorose dichiarazioni, poi smentite dai fatti. Apprendiamo anche che non solo l’azienda farmaceutica si fa beffe delle reprimente del Governo Conte, ma che le Regioni, immaginiamo per bocca di Bonaccini, hanno garantito ad Arcuri la loro solidarietà”.
Lo afferma in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.
“Crediamo, al contrario, che sia giunta l’ora della verità. Lo dobbiamo ai cittadini che, legittimamente, chiedono risposte concrete di fronte ai sacrifici imposti. Comprendiamo le difficoltà di Bonaccini a mettere le carte in tavola senza tante cerimonie davanti a un esecutivo ‘amico’, ma non si può fingere sempre di ‘dormire’ di fronte a questo sfacelo. Ciò che sta accadendo, il ritardo sul piano vaccinale e le mancate consegne di vaccini, non sembrano casuali. Le dichiarazioni di principio che sia Arcuri che Bonaccini hanno rilasciato alla stampa non riempiono i vuoti, né correggono gli errori fatti. È ora di prendere posizione di fronte alle carenze di un Governo sfasciato, che si è barricato dietro l’emergenza sanitaria e a ‘chiusure’ spesso immotivate. L’appello che rivolgo a Bonaccini è quello di un cambio di passo. Sul tavolo devono esserci richieste che esigono risposte veloci e certe, sui vaccini, come sui ‘colori’ delle regioni, come sui dati dell’epidemia. La salute è importante, ma è altrettanto indispensabile aprire la strada della ripresa in sicurezza. Se non è in grado di farlo il Governo Conte, sia la Conferenza delle regioni a pretenderlo. La nostra comunità regionale non può più subire le paturnie di un esecutivo in dissolvenza”.
Per quanto riguarda la Romagna, proprio oggi il direttore sanitario dell’Ausl Romagna, Mattia Altini, ha affermato che i ritardi di consegne da parte di Pfizer non ha avuto un impatto significativo sul piano vaccinale romagnolo: Altini ha spiegato che la grande disponibilità dei giorni scorsi aveva permesso all’azienda di accelerare sulle vaccinazioni; il ritardo delle nuove consegne, al momento, farà tornare la campagna vaccinale all’interno dell’arco temporale originariamente previsto dall’Ausl.