“Oltre 60 anni di battaglie per la conquista dei diritti delle persone con disabilità. ANMIC è una lunga storia. L’Associazione Nazionale a tutela delle Persone con Disabilità è l’Ente morale che per legge (decreto del Presidente della Repubblica23/12/78) ha il compito di tutelare e rappresentare in Italia i diritti dei cittadini invalidi civili. Vigila dunque, sulle amministrazioni pubbliche per impegnarle ad attuare il rispetto degli obblighi di legge nei loro confronti” afferma Paola Fantinelli, Legale rappresentante di Anmic Provincia di Ravenna.
“ANMIC costituisce la maggiore organizzazione della categoria, sia per il rilevante numero dei suoi iscritti, sia per la grande varietà delle tipologie di disabilità che li riguardano. L’“invalido civile” è il soggetto affetto da una disabilità psico‑fisica (congenita o acquisita), purché non dipendente da cause di guerra, lavoro o servizio” prosegue Fantinelli.
“In qualità di Legale rappresentante di Anmic Provincia di Ravenna, sono a chiedere pubblicamente quando saranno vaccinati i familiari e i Cargiver di persone con grave disabilità , come da direttive Nazionali e confermate nella circolare della Regione Emilia Romagna che prevede la vaccinazione delle persone disabili gravi con 104 Comma 3 art. 3 . I loro famigliari e i loro Cargiver” prosegue Fantinelli.
“Le persone disabili che fanno parte di un sistema , rsa, diurno ecc. sono state vaccinate quasi tutte. Quelli nel sistema sono stati convocati con un sms, e ieri come era fattibile, molti si sono prenotati anche attraverso il fascicolo sanitario, abbiamo consigliato anche ai genitori di prenotarsi attraverso il fascicolo sanitario o in farmacia, alcuni hanno ricevuto un esito positivo, pensando che il sistema considerava anche i familiari e specifico i familiari, in quanto so che serve un sistema per individuare i cargiver, Ma per i familiari non serve nessun sistema!” dichiara Fantinelli.
Questi genitori , si sono visti un sms nel pomeriggio che citava testualmente ”Ausl Romagna : il suo appuntamento per il 24/03….. è stato revocato perché Lei non risulta paziente vulnerabile. Potrà vaccinarsi quando sarà il suo turno. Premesso che forse era più semplice fare telefonate ad alcuni per capire perché avevano fatto una prenotazione? Il rispondere “ quando sarà il suo turno è abbastanza irrispettoso in quanto tutti i cittadini Italiani e i disabili in primis vorrebbero sapere quando sarà il loro turno” continua Paola Fantinelli.
“Non credete che i familiari di persone con disabilità vogliono saltare la fila, sono in alcuni casi 13 mesi che sono segregati in casa, che vedo il loro familiare deperire, diventare aggressivo, in alcuni casi hanno dovuto fare ricorso al csm, per il subentro di gravi problematiche psichiche, che non avevano prima. Questo prolungato lockdown in casa, senza relazioni sociali ,già scarse di per sé in tempi normali, senza poter fare tirocini o frequentare amici, sta mettendo a dura prova famiglie e disabili, senza ricevere un effettivo sostegno anche solo psicologico” afferma Fantinelli.
“Oltre questo, la preoccupazione maggiore di chi segue un disabile e di ammalarsi è di chiedersi chi si prenderà cura del proprio caro in seguito. Il sistema del Dopo di Noi ancora oggi è una nebulosa, e sono tante le famiglie con disabili monofamiliari dove la famiglia di origine è scappata alle responsabilità. Ieri in Associazione abbiamo ricevuto tantissime telefonate che ci chiedevano chiarimenti del perché i familiari non sono stati convocati. Queste famiglie chiedono solo di sapere quando sarà il loro turno che in teoria doveva coincidere con la vaccinazione del proprio caro” conclude Paola Fantinelli.