Il consiglio comunale, riunitosi giovedì 27 settembre, ha accolto la richiesta di Legambiente che, con una lettera indirizzata all’Amministrazione Comunale e per conoscenza ai consiglieri comunali, chiedeva di rendere pubblici i dati sul consumo del suolo in vista dell’entrata in vigore della nuova legge regionale sull’urbanistica, la quale dovrebbe limitare il consumo del suolo pubblico.
L’ordine del giorno (qui di seguito), approvato all’unanimità, era stato portato in consiglio comunale da L’Altra Faenza:
“Vista la nuova Legge Urbanistica Regionale, n.24 del 21 dicembre 2017 (Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio), che in particolare prevede:
- art.5 – Contenimento del consumo di suolo. Al comma 1“assume l’obiettivo del consumo di suolo a saldo zero da raggiungere entro il 2050”;
- art.5, al comma 6 “I Comuni rendono pubblici i dati numerici e cartografici dello stato del consumo di suolo nel proprio territorio, aggiornati al 31 dicembre dell’anno precedente”;
- art.6 – Quota complessiva del consumo di suolo ammissibile. Al comma 1“un consumo del suolo complessivo entro il limite massimo del 3 per cento della superficie del territorio urbanizzato, calcolata ai sensi dell’articolo 32, commi 2 e 3, esistente alla data di entrata in vigore della presente legge”;
- art.32 – Perimetro del territorio urbanizzato, tutela del centro storico e altre invarianze strutturali di competenza comunale – al Comma 2 il perimetro del territorio urbanizzato, comprende:
a) le aree edificate con continuità a prevalente destinazione residenziale, produttiva, commerciale, direzionale e di servizio, turistico ricettiva, le dotazioni territoriali, le infrastrutture, le attrezzature e i servizi pubblici comunque denominati, i parchi urbani nonché i lotti e gli spazi inedificati dotati di infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti;
b) le aree per le quali siano stati rilasciati o presentati titoli abilitativi edilizi per nuove costruzioni o siano state stipulate convenzioni urbanistiche attuative;
c) i singoli lotti di completamento individuati dal piano vigente alla data di entrata in vigore della presente legge e collocati all’interno delle aree edificate con continuità o contermini alle stesse;
d) i lotti residui non edificati, dotati di infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti in quanto facenti parte di un piano urbanistico attuativo, comunque denominato, attuato o in corso di completamento.
Vista la richiesta del Circolo Legambiente Lamone Faenza, inviata al Sindaco, all’Assessore all’Urbanistica e p.c. a tutto il Consiglio Comunale, avente per oggetto: “Individuazione della superficie del territorio urbanizzato esistente nel Comune alla data del 1 gennaio 2018 e dati sul patrimonio costruito inutilizzato”;
Chiede alla Giunta:
di rendere pubblici tutti questi dati, anche attraverso elaborati più facilmente consultabili da tutti i cittadini;
di prevedere una apposita discussione in Commissione consiliare su tutti questi materiali, al fine di aprire un confronto, non solo istituzionale, ma partecipato con tutta la comunità, sulle linee della pianificazione futura della città e del territorio (qualità, rigenerazione urbana, beni comuni di interesse pubblico) che parta dalla verifica dei reali fabbisogni;
Il Consiglio Comunale ritiene che questo percorso di approfondimento debba essere preliminare a qualsiasi altro atto urbanistico che possa comportare ulteriore consumo di suolo”.