“Promuovere la riqualificazione e la rigenerazione urbana e contestualmente una significativa riduzione del consumo di suolo si confermano i punti centrali del secondo Piano operativo comunale: rispetto al primo le superfici residenziali passeranno da 71 ettari a 54,5 ettari circa e da 1087 ettari a 717 ettari circa per quanto riguarda la superficie territoriale totale”.
Lo dichiara l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte nel giorno in cui presenta al consiglio comunale il secondo Poc per l’approvazione definitiva. Il Poc è lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione, di organizzazione e trasformazione del territorio, da realizzare nell’arco temporale di cinque anni.
Il Piano era stato adottato dal consiglio comunale il 31 ottobre scorso, dopo di che erano scattati i termini per la presentazione delle osservazioni, che sono state esaminate e controdedotte dagli uffici. Ora torna quindi in consiglio per la votazione delle controdeduzioni e l’approvazione definitiva, previste nella seduta di giovedì 19 luglio.
“In fase di controdeduzione – continua Del Conte – è stato svolto un notevole lavoro, sia da parte degli uffici che da parte della commissione consiliare Assetto del territorio, al fine di dare risposta alle osservazioni pervenute e di tenere conto dei pareri espressi dai consigli territoriali”.
Sono pervenute circa 70 osservazioni delle quali oltre il 50 per cento accolte o accolte in parte, il 25 per cento respinte o dichiarate non ammissibili, le restanti demandate ad altro strumento, in molti casi al Pug (Piano urbanistico generale da redigersi sulla base della nuova legge regionale).
Valorizzazione ambientale
Pur condividendo i contenuti delle osservazioni in merito alle Aree di valorizzazione naturalistica (Avn) si è ritenuto di demandare lo studio di tutto il sistema ambientale alla nuova strumentazione urbanistica (Pug) da redigersi sulla base della nuova legge regionale 24/2017 anche in considerazione del fatto che sono necessari studi e approfondimenti importanti e consistenti che poi si devono tradurre in una strategia di attuazione possibile solo in sede di variante generale allo strumento.
Articoli 18
Per quanto riguarda gli articoli 18 – comparti di notevoli dimensioni che prevedono a fronte dell’edificazione la realizzazione di opere di interesse pubblico – non si è ritenuto opportuno apportare modifiche sostanziali a questi ultimi così come adottati, in quanto i contenuti delle previsioni urbanistiche dei vari comparti sono stati definiti all’esito di specifici tavoli di concertazione dai quali sono scaturite scelte urbanistiche condivise dai diversi soggetti interessati; condivisione fra tutti i soggetti interessati che ha costituito fin dall’inizio il presupposto imprescindibile per ritenere attuabili i comparti stessi.
Le principali modifiche dopo l’adozione
Per le osservazioni che chiedevano un’ultima opportunità per l’attivazione nel Poc di ambiti anche finalizzati alla dotazione di servizi, sentiti come esigenza dalle comunità locali, si è cercato di proporre un dimensionamento, comunque in riduzione rispetto al primo Poc. Il criterio che ha ispirato la controdeduzione è stato quello di calibrare le nuove aree alle dimensioni e alla strutturazione dei centri abitati anche in termini di servizi; cosi ad esempio per i centri strutturati di S. Pietro in Vincoli, Savio e S. Romualdo sono state inserite aree di nuovo impianto, per i centri fragili di Ragone e Borgo Faina sono stati invece proposti edifici in ampio verde privato.
L’ambito di Largo Firenze, demandato in adozione al Rue, a seguito di una osservazione è stato inserito nel secondo Poc ripristinando la scheda che prevede la riqualificazione dello spazio aperto e la chiusura del fronte stradale su via Guaccimanni.
Inoltre, fra gli articoli 18 che si erano ripianificati vi era il Comparto S7 (Cos 7) di Ponte Nuovo inserito con riserva nel secondo POC. La riserva era relativa al fatto che entro la data di approvazione del POC tutte le proprietà avessero firmato la convenzione. A tutt’oggi la riserva non si è sciolta, pertanto verrà pubblicata la variante che prevede il non inserimento del Cos 7 nel POC.
Per quanto concerne le opere pubbliche la cui attuazione è connessa a comparti soggetti a concertazione pubblico-privata (articoli 18) che non sono stati inseriti nel secondo Poc o che non troveranno concreta attuazione nel regime transitorio, per le quali si confermerà la strategicità per lo sviluppo del territorio, saranno ricercate altre modalità di attuazione e risorse al fine di garantire alla comunità una risposta attenta ai bisogni e alle priorità delle singole località.
Per tali modifiche, considerato che incidono sul dimensionamento si è comunque ritenuta opportuna la ripubblicazione, al fine di dare la giusta evidenza pubblica alle scelte fatte.