L’esperienza di una Pasqua vissuta in piena pandemia, quindi con tutte le restrizioni legate alle normative vigenti in materia di contenimento del contagio, sfortunatamente non è nuova: già nel 2020 la diffusione del Coronavirus nel nostro paese aveva costretto le persone a trascorrere queste celebrazioni in un clima surreale di angoscia, alimentato da chiusure e distanziamento forzato. Sfortunatamente, a distanza di un anno, si è verificato ciò che nessuno avrebbe mai potuto immaginare ed augurarsi: tra lockdown e zone rosse, poco è infatti cambiato a distanza di 365 giorni. Il disagio che si avverte e per cui ben pochi avranno voglia di festeggiare, anche alla luce delle tante vittime che in questo anno maledetto ha mietuto il Covid-19, è quindi perfettamente comprensibile. Tuttavia, se da una parte il vaccino rappresenta una speranza concreta verso il ritorno alla normalità, una speranza di cui nel 2020 non disponevamo, non mancano gesti volti a rinfocolare l’ottimismo verso l’immediato futuro.
È in quest’ottica che si inscrive l’iniziativa che unisce Istituto Oncologico Romagnolo e Assicoop Romagna Futura, realtà imprenditoriale da tempo al fianco della no profit nelle sue iniziative volte al sostegno della ricerca contro il cancro e dei servizi di assistenza gratuita ai pazienti in difficoltà. Assicoop Romagna Futura, l’agente per la Romagna del Gruppo UnipolSai, ha voluto donare le uova di Pasqua dello IOR ai piccoli degenti delle Pediatrie di Faenza, Cesena, Forlì e Ravenna, costretti a vivere le festività in reparto. I dolci sono stati consegnati proprio nella giornata di oggi, lunedì 29 marzo, nei reparti. «Si tratta di un gesto molto significativo – spiega ilDirettore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – chiunque abbia vissuto un periodo di ospedalizzazione nell’era post-Covid è consapevole delle difficoltà che si è costretti a vivere, affinché le strutture sanitarie possano continuare a svolgere il loro fondamentale lavoro in sicurezza: tali difficoltà diventano ancora più sentite se a sperimentarle in prima persona è un bambino».
«La Pasqua per i più piccoli è da sempre un momento di gioia e spensieratezza – prosegue – di cui l’apertura dell’uovo di cioccolato e la scoperta della sorpresa al suo interno è probabilmente il momento clou. Abbiamo dunque pensato che non potevamo permettere al Covid-19 di rubare anche questo momento di normalità ai bambini più in difficoltà: per questo in accordo con l’AUSL Romagna abbiamo deciso di proporre questo gesto, affinché i piccoli pazienti ricoverati non debbano rinunciare a questa esperienza di felicità pur nel rispetto delle normative di sicurezza. Abbiamo trovato in Assicoop Romagna Futura in questo un partner che conferma la sua attenzione e la sua sensibilità. Gli siamo molto grati perché, oltre a far felici i bambini in difficoltà, acquistando le nostre uova magenta hanno contribuito alla causa della ricerca oncologica:tutto il ricavato andrà infatti a sostegno degli studi più innovativi portati avanti presso l’IRST di Meldola, in modo che l’attuale pandemia non rallenti la corsa verso cure sempre più innovative e mirate».
«È stata una mattinata molto bella – spiega l’Amministratore Delegato di Assicoop Romagna Futura, Maurizio Benelli, che ha personalmente consegnato le uova all’Ospedale Pierantoni Morgagni di Forlì – sapere che questa iniziativa farà felici i giovani e giovanissimi degenti delle pediatrie di Cesena, Forlì, Faenza e Ravenna, e al contempo donerà nuove speranze ai pazienti oncologici, è qualcosa che ci riempie di orgoglio. Speriamo che sia anche un gesto di buon auspicio verso un imminente ritorno alla normalità per quei bambini che ora stanno vivendo un momento di difficoltà e per tutti noi».
Prosegue nel frattempo la vendita delle Uova di Pasqua dello IOR in tutta la Romagna: conclusa la possibilità di ordinarle direttamente a casa online per tempistiche che non garantiscono l’arrivo della consegna entro domenica, le uova di cioccolato rimangono in distribuzione in tutte le sedi e presso i punti vendita elencati sul sitowww.ior-romagna.it.