«Per il secondo anno abbiamo provato, durante i mesi estivi, a dare il nostro contributo alla lenta e faticosa costruzione (potremmo dire ricostruzione) di una città che non abbia paura di vivere gli spazi aperti»: Alberto Grilli, direttore del Teatro Due Mondi di Faenza, introduce il progetto di socialità Ci vediamo al Parco che nelle scorse settimane ha attraversato diverse aree della città e che giovedì 15 e venerdì 16 settembre si concluderà con lo spettacolo partecipato e internazionale Come crepe nei muri.
«Come crepe nei muri è pensato e strutturato per lo spazio aperto, e vede la presenza in scena, oltre alle attrici e agli attori del Teatro Due Mondi, di un numeroso gruppo di partecipanti di diversa età, provenienza, lingua ed esperienza, compreso un gruppo di giovani norvegesi con cui abbiamo lavorato qualche settimana fa, in occasione del debutto del nostro spettacolo, in forma partecipata, in Norvegia» aggiunge Alberto Grilli «Parliamo di muri e di barriere fatti di pietra e filo spinato che sempre di più chiudono l’Europa e il mondo all’accoglienza del nuovo e che possono diventare invalicabili. Ma sappiamo anche che spesso è proprio la difficoltà di relazione tra le persone o con sé stessi che crea muri di paura e diffidenza o confini individuali».
Giovedì 15 settembre lo spettacolo sarà presentato alle ore 21 al Parco di Piazza Dante, venerdì 16 settembre alla stessa ora al Parco Mita in via Ravegnana a Faenza (RA).Inoltre, giovedì 15 settembre dopo lo spettacolo è previsto un incontro tra artisti e spettatori, moderato dal critico e studioso Michele Pascarella.
Il progetto Ci vediamo al Parco è realizzato in collaborazione con Comune di Faenza, URF, Studium Actoris (Fredrikstad – Norvegia) e con il contributo della Regione Emilia-Romagna. Come crepe nei muri è nato nel 2019 nell’ambito del laboratorio di teatro partecipato Senza Confini.
Partecipazione libera e gratuita.