Gli studenti dell’Università di Bologna a settembre andranno in aula insieme a Patrick Zaky, lo studente detenuto da oltre cinque mesi in carcere in Egitto, accusato di propaganda sovversiva, e, nel frattempo, potranno sedere accanto a lui nelle biblioteche e nelle sale studio. L’artista Gianluca Costantini ha infatti realizzato 150 sagome che gireranno negli spazi dell’ateneo.
L’Università è in prima linea per chiederne la liberazione, ma ha fatto anche numerosi gesti per testimoniare solidarietà e sensibilizzare la propria comunità. L’iniziativa va in questo senso: le 150 sagome di Zaky saranno nei luoghi di studio Unibo, a cominciare, da questi giorni, dalla Biblioteca Universitaria di Bologna.
Gli studenti potranno studiare accanto all’immagine di Zaky che poi, a partire da settembre, occuperà le sedie che dovranno essere lasciate libere per mantenere il distanziamento fisico anti covid.
“Il disegno di Zaky – racconta Costantini – si rifà al disegno esposto anche in Piazza Maggiore, qualche settimana fa, ma senza il filo spinato, simbolo di tortura, fastidio e sofferenza. Le sagome realizzate per le sale studio dell’Alma Mater, vogliono rappresentare semplicemente uno studente e affermare contemporaneamente “siamo tutti Zaky”.
fonte Ansa