“Il finanziamento di 4 milioni deciso dall’Ateneo per completare la sede di Scienze Ambientali e Biologia di via Sant’Alberto (impegno che risale ad alcuni anni fa) è una ulteriore buona notizia per l’insediamento universitario ravennate” afferma Giannantonio Mingozzi.
“Esso si aggiunge alla crescita delle immatricolazioni, superiore a tutti i Campus Unibo, all’arrivo di Medicina grazie all’impegno di Istituzioni, Alma Mater e Fondazione Cassa, ai nuovi corsi istituiti da Beni Culturali, Giurisprudenza e Ingegneria ed al sostegno ribadito da importanti associazioni d’impresa, quali ad esempio Confindustria Romagna, artigianato, Camera di Commercio e realtà portuali, a partire da ADSP e Sapir” prosegue Mingozzi.
“Se a questo aggiungiamo la volontà dei comuni di Ravenna e Faenza rivolta a fornire nuove strutture al servizio degli universitari, posti letto e studentati, ed un territorio più aperto all’innovazione ed alla qualità delle risorse formative interessanti per i settori medico, giuridico, finanziario, per i lavori di approfondimento dei fondali del porto, per gli studi archeologici nell’area della vecchia Caserma di Via Nino Bixio, per rilanciare l’attività del Centro Ricerche di Marina di Ravenna ormai pubblico e per il restauro e la cura del patrimonio culturale unico al mondo, si può dire che siamo di fronte a prospettive straordinarie” dichiara Mingozzi.
“Quelle che uniscono gli insegnamenti superiori e il contributo della scienza e dello studio a nuove occasioni di lavoro per far si che l’ intero territorio ravennate ed emiliano- romagnolo offra alle nuove generazioni gli strumenti per crescere e per competere con le economie di tutto il mondo” conclude Giannantonio Mingozzi.