Un anno intenso per il Nucleo Cinofilo Emilia-Romagna, l’associazione formata da una ventina di civili, con sede a Faenza, che supporta l’attività di Polizie Locali, Carabinieri e Polizia di Stato, in particolare nei comuni romagnoli, nelle operazioni di contrasto allo spaccio di stupefacenti: da marijuana e hashish a cocaina ed eroina, fino alla droga dello stupro, sempre più diffusa. Tre i cani addestrati: Daila, Dark e poi Cheetah, con una specifica formazione per la ricerca di esplosivi. A breve infatti inizierà una collaborazione con l’aeroporto di Forlì. Proprio Forlì è il territorio dove si concentra maggiormente l’attività dell’associazione. Con l’Amministrazione Comunale è stata siglata una convenzione per 150 servizi con la Polizia Locale. I cani e i loro conduttori sono però spesso utilizzati anche dai carabinieri e hanno avuto un ruolo importante nelle indagini dell’omicidio di Meldola. Attiva dall’anno scorso anche una convenzione con il Comune di Faenza, ma proprio in consiglio comunale si discuterà sullo scarso utilizzo delle squadre cinofile.
L’associazione è nata tre anni fa: cani e conduttori hanno ottenuto la certificazione speciale rilasciata dalla scuola di Sora per unità delle forze dell’ordine e per unità civili. Sono però solo un centinaio gli operatori civili formati in questo campo. Poche anche le squadre cinofile delle forze dell’ordine, per questo motivo sono molte le richieste d’intervento al Nucleo Cinofilo, che nel frattempo è pronto ad addestrarsi per la ricerca anche di cimici e soprattutto cellulari, servizio richiesto nelle carceri.